La rete è invasa da “esperti” di ogni materia, ma quelli in materia fiscale non si contano. Uno in particolare sembra conoscere il sistema tributario italiano meglio di chi lo ha scritto. Questo signore, che io definisco “tax genius”, considera i Commercialisti italiani degli incompetenti (se non peggio), tranne quelli che cerca di attrarre nella propria “organizzazione”, come ha fatto col sottoscritto, sommergendoli di e-mail. È così magnificato dai media da potersi permettere di predicare “l’ultimo testamento”, quello fiscale, in ogni programma televisivo che lo ospita, cercando e ottenendo proseliti da parte di illusi e poco avveduti imprenditori che affidano ai suoi, criticabili e azzardati, suggerimenti la propria azienda, senza pensare che, dietro tutto questo, c’è un giro di corsi e libri che gli fanno guadagnare una montagna di soldi per ottenere gli stessi consigli inascoltati che da anni i Commercialisti proferiscono anche senza essere adeguatamente retribuiti.
Illusionismo ed escapologia, giochi di prestigio, trucchi, inganni o elusione ed evasione? L’escapologo in questione è un evasore o un profondo conoscitore delle leggi tributarie e dei modi per raggirarle? E se fosse l’ultima: i Commercialisti sono tutti degli emeriti imbecilli, incapaci di dare il consiglio giusto o l’escapologia è solo un grande affare a cui è stata attribuita, mediaticamente, dignità di questione seria?
Certo, nella foresta del sistema tributario italiano, dove ogni norma va necessariamente interpretata, l’argomento “come pagare meno tasse” è onnipresente e ubiquo. In questo territorio, in parte abitato da creature mitologiche simili ai minotauri, metà uomini e metà primati, il tax genius, sofista tributario, si muove, padrone incontrastato, al meglio della personale interpretazione (ma non per il meglio del contribuente/cliente) e decritta ogni norma, travisandola a modo suo. Il tutto, attraverso il tubo catodico, passando dal fare lusinghiero all’insofferenza anticasta nei confronti dei Commercialisti, che però contatta affinché la loro partecipazione all’affare suggelli il suo pensiero e la sua amorfa creatura prenda finalmente forma e si delinei con le fattezze ed i crismi di un non menzognero consiglio.
Ed ecco che, nel fiscal-paradiso, l’anfitrione riesce a far apparire labile ed effimero perfino il confine tra competenti e imbonitori, dato che il malcapitato imprenditore viene ammaliato e incantato dalla campagna mediatica del gabbamondo. D’altra parte, il “catalogo” dei suggerimenti per eludere (o evadere?) ha un suo fascino intrigante, che viene esercitato sugli imprenditori fidenti in maniera più seducente di quanto non faccia la stampa specializzata, la quale sbatte in faccia ai contribuenti la dura realtà. E questo non piace a nessuno.
I suggerimenti sono ovvi e scontati e, quando non appartenenti a tali categorie, mediocri, da valutare caso per caso, da non considerare come la panacea di tutti i mali. Si spazia dal trasferire la sede della propria azienda all’estero o costituirne lì una nuova, all’allargare l’oggetto delle attività aziendali per poter “partecipare” ad ogni genere di imbroglio, dal fatturare alle società le spese familiari dell’imprenditore, all’inserire nella dichiarazione dei redditi costi inesistenti, dall’intestare le società a nullatenenti, all’affittare la casa dell’imprenditore all’azienda per detrarre i costi della ristrutturazione, dal far assumere la babysitter ed il giardiniere all’azienda, alle sponsorizzazioni selvagge, ai costi per alberghi, ristoranti, vacanze, trasferte, formazione e, udite, udite, perfino per le escort, candidamente definiti per servizi di accompagnamento. Insomma, chi più ne ha più ne metta.
È un sentiero impervio e con una chiara caratterizzazione: quella dell’evasione fiscale. Il tutto al modico prezzo di € 197,00, cioè poco meno del costo mensile del solito Commercialista, con la presunzione di sostituirlo. L’unico modo per sfatare il mito? Comprare la “Guida all’escapologia” e scaricare “gratuitamente” da internet il pdf “Non è tutto oro quello che luccica. Critica ragionata ai segreti dell’escapologia fiscale” pubblicato da alcuni avveduti colleghi, nel quale si contestano, uno per uno, i 59 folli ammaestramenti. Solo così, forse, avrete più stima dei Commercialisti.