Il Giornale del Salento

Decreto rilancio e le misure d’intervento

Il decreto introduce misure di sostegno alle imprese e agli altri operatori economici con partita Iva, compresi artigiani, lavoratori autonomi e professionisti colpiti dall’emergenza sanitaria. Si tratta di una legge molto lunga e complessa perché interviene in molti campi e non sempre in maniera favorevole ai destinatari come, ad esempio, nel caso della reintroduzione della procedura di informazione e consultazione sindacale e della riduzione del termine per la presentazione delle domande di cassa integrazione per i periodi successivi alle prime nove settimane delle quali molte aziende hanno usufruito (senza ricevere alcun trattamento).

Ma, senza pretesa di esaustività, vediamo quali sono le principali misure:

-20% per i soggetti con ricavi o compensi non superiori a quattrocentomila euro nell’ultimo periodo d’imposta;

-15% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a quattrocentomila euro e fino a un milione di euro nell’ultimo periodo d’imposta;

-10% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a un milione di euro e fino a cinque milioni di euro nell’ultimo periodo d’imposta.

Il contributo non concorrerà alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi e sarà erogato, nella seconda metà di giugno, dall’Agenzia delle entrate mediante accreditamento diretto in conto corrente bancario o postale intestato al beneficiario;

Tra le principali misure di sostegno ai lavoratori e per la conciliazione lavoro/famiglia, l’introduzione o la riconferma di diversi tipi di indennità di sostegno al reddito:

Tutte le indennità descritte in precedenza non concorrono alla formazione del reddito e sono erogate dall’INPS in unica soluzione, rispettando un determinato limite di spesa complessivo. È  prevista una norma di decadenza (15 giorni) sulla possibilità di richiedere l’indennità per il mese di marzo 2020 per varie categorie di lavoratori.

Exit mobile version