“I Greci d’ Occidente mangiavano come se dovessero morire il giorno dopo e costruivano come se non fossero dovuti morire mai”, così un tempo Empedocle, parlando di Magna Grecia e di Sicilia.
Oggi, passati secoli e secoli di storia, è facile ritrovare nel Salento le stesse tinte forti di allora: una terra viva e sensuale, a tratti eccessiva, il più delle volte magica. Una sfaccettatura di queste realtà è sicuramente la cucina Salentina densa di tradizioni antiche, sempre briosa nei sapori, ammalianti nei tanti odori .
Una cucina, che da sempre , conta sui sapori unici, che sfrutta particolarissimi prodotti e che si fa forte di un ottimo olio per condire ( capace di insaporire persino un tozzo di pane raffermo), che viene innaffiata dallo straordinario vino locale.
Ancora, una cucina che sa declinare ogni sapore nelle sue mille sfaccettature, passando dal raffinato al rustico, dal goloso allo stuzzicante, attraverso una alchimia di profumi, di gusti, di odori, che talvolta valorizza ed esalta i singoli ingredienti, li fonde e li confonde in incredibili sfumature.
Ma anche, è doveroso dire, una cucina che ha Saputo attraversare il tempo rimanendo invariata nelle sue radici, diventando elastica nell’ assorbire i ritmi, le mode, i nuovi appuntamenti delle nostre giornate, le abitudini diverse rispetto a quelle del passato.