Il Giornale del Salento

Venerdì 2 agosto | AMELPIGNANO prosegue con il concerto della band cilena Inti-Illimani con il cantautore Giulio Wilson

Dal 2 al 4 agosto (info e programma www.amelpignano.com – biglietti disponibili su TicketOne) la seconda edizione di AMelpignano – Meridiano Salento prosegue con Inti-Illimani e Giulio Wilson, Pink Floyd Legend e PFM canta De André Anniversary. Partita il 27 luglio e fino al 17 agosto la manifestazione ideata da Razmataz Live,  in collaborazione con numerose realtà salentine e alla fondamentale sinergia con il Comune di Melpignano, proporrà nell’Arena del Palazzo Marchesale in Piazza Antonio Avantaggiato un ricco programma di undici appuntamenti da non perdere per gli amanti della musica e della cultura.

Venerdì 2 agosto (ore 21:15 – ingresso 23|29 euro) sul palco Inti-Illimani con Giulio Wilson. Da sempre  lo storico gruppo cileno canta la resistenza a ogni forma di guerra e violenza. Conosciuta al livello globale per la sua musica, la band è ora in viaggio con l’Agua World tour 2024 insieme al cantautore toscano. Durante il lockdown in tutto il mondo, muore lo scrittore cileno Luis Sepúlveda. Wilson invia un messaggio di vicinanza a Jorge Coulón Larrañaga, fondatore degli Inti-Illimani, che risponde “Gli artisti e scrittori di testi non muoiono mai”. Inizia così la loro storia di amicizia, in un giorno che non è stato come gli altri, in un tempo lento, di vita in casa e con il mondo fuori, fermo, in attesa della primavera. Da quel giorno Wilson non ha mai smesso di sentire i musicisti cileni, compagni d’arte e amici nella vita. La primavera artistica arriva nel 2023 con la pubblicazione dell’album congiunto Agua (The Saifam Group). Tredici tracce cantate in italiano e in spagnolo e scritte dal cantautore toscano nel disco realizzato tra Firenze e Santiago del Chile. Coordinata dal discografico Paolo Maiorino, con la produzione di César Jarra e Valter Sacripanti, Agua è una proposta artistica inedita di due mondi solo apparentemente lontani e diversi tra loro, dove le sonorità tradizionali e ricche della musica andina abbracciano suoni e parole del cantautorato alternativo italiano. La musica degli Inti, da sempre espressione della collettività e veicolo di messaggi impegnati, si fa sostenibile insieme a Wilson, al servizio della tutela dell’ambiente e dei rapporti interpersonali; e non manca l’impegno sociale del passato del gruppo cileno (come si nota nella canzone Revuelta) ma in un contesto più ampio e legato alla dimensione dell’uomo nel rispetto del suo tempo e della società che lo circonda. La loro arte vuole contribuire allo sviluppo e alla diffusione di una coscienza ambientale in senso ampio, parlando a tutte le generazioni. Sul palco come nello studio di registrazione Agua resta un progetto di pura “concezione artigianale”: non sono contemplati suoni elettronici, plug-in o effetti computeristici, ma solo gli strumenti tipici della musica andina, come la zampogna, la quechua, il charango boliviano degli Inti-Illimani, il bombo, il cuatro venezuelano, il tres cubano, e la chitarra e il pianoforte di Giulio Wilson. La band, composta fin dagli esordi da un gruppo di giovani studenti dell’Universidad Técnica del Estado de Chile, nacque all’interno del movimento denominato “La Nueva Canción Chilena” che si sviluppò tra il 1965 e il 1973. Nel 1973 si sono stabiliti in Italia. Dagli anni ’80 la loro carriera è stata caratterizzata da numerosi successi, raggiungendo le vette delle classifiche italiane e ottenendo innumerevoli dischi d’oro e di platino. Gli Inti-Illimani hanno venduto milioni di dischi in tutto il mondo, con esibizioni e concerti in quasi 60 paesi. La band ha condiviso il palco e si è esibita con artisti di grande rilievo come Bruce Springsteen, Sting, Peter Gabriel, Tracy Chapman, John Williams, Paco Peña, Mercedes Sosa, Silvio Rodríguez, Milton Nascimento, Danielle Silvestre, Lucio Dalla, Pablo Milanés, Francesca Gagnon, Arja Saijonmaa, Holly Near, Joan Baez, Marta Gómez, Isabel Parra, Georgina Hassan, Víctor Heredia, tra gli altri, calcando i palchi più importanti di tutto il mondo. Nel 2017, la band cilena ha festeggiato 50 anni di carriera artistica ininterrotta con un tour in Cile e due concerti sold-out al Teatro Caupolicán di Santiago.

Sabato 3 agosto (ore 21:15 – ingresso 29|35|46 euro), dopo il successo della scorsa estate con la celebrazione dei 50 anni di The Dark Side of The Moon, i Pink Floyd Legend tornano a Melpignano con Atom Heart Mother il concerto-evento che ha registrato il tutto esaurito in ogni sua data: dal Teatro Romano di Verona allo Sferisterio di Macerata, dalla Sala Santa Cecilia del Parco della Musica di Roma al Teatro Colosseo di Torino, al Teatro Verdi di Firenze. Un risultato ottenuto grazie alla realizzazione “unica e speciale” della celebre suite. Dal 2012 i Pink Floyd Legend, infatti, sono i soli a portare in tour la versione Atom seguendo la partitura originale (e autografata) del compositore inglese Ron Geesin, con il quale, dopo aver sottoscritto a Londra anni fa un sodalizio artistico, si sono esibiti nell’estate 2022 alla Cavea del Parco della Musica di Roma di fronte a più di 3000 spettatori. Atom si snoda attraverso straordinarie combinazioni tra musica classica e rock ed è considerato il disco della maturità e un punto di svolta nel percorso artistico dei Pink Floyd. Nelle quasi tre ore di concerto, oltre all’esecuzione integrale della suite, i Legend riproporranno anche tutti i più grandi successi della band, avvaledosi di un nuovo disegno luci e laser che, unito alla fedeltà degli arrangiamenti e delle esecuzioni, ai video dell’epoca proiettati sullo schermo circolare, agli oggetti di scena, ricreano quel senso di spettacolo totale per cui la band è riconosciuta in Italia, oggi, come la migliore interprete dei capolavori dei Pink Floyd. Ad accompagnare il gruppo romano, l’ensemble classico Legend Orchestra & Choir diretto dal Maestro Giovanni Cernicchiaro.

Domenica 4 agosto
 (ore 21:15 – ingresso 29/39/49 euro) approda AMelpignano anche “PFM canta De André Anniversary”. Quarantacinque anni dopo il tour “Fabrizio De André e PFM in concerto”, la prog band più famosa al mondo torna con un tour per celebrare il fortunato sodalizio con il grande cantautore genovese e riproporre una serie di concerti dedicati a quell’evento. Per rinnovare l’abbraccio fra il rock e la poesia, alla scaletta originale saranno aggiunti anche brani tratti da “La buona Novella”, completamente rivisitati dalla band. Sul palco Franz Di Cioccio (voce e batteria), Patrick Djivas (basso), Marco Sfogli (chitarra elettrica), Alessandro Scaglione (tastiere), Eugenio Mori (batteria), Lucio Fabbri (violino) con due ospiti d’eccezione Michele Ascolese, chitarrista storico di Faber, e Luca Zabbini, leader dei Barock Project. «La nostra tournée è stata il primo esempio di collaborazione tra due modi completamente diversi di concepire e eseguire le canzoni», raccontò Faber. «Un’esperienza irripetibile perché PFM non era un’accolita di ottimi musicisti riuniti per l’occasione, ma un gruppo con una storia importante, che ha modificato il corso della musica italiana. Ecco, un giorno hanno preso tutto questo e l’hanno messo al mio servizio». PFM – Premiata Forneria Marconi ha uno stile unico e inconfondibile che combina la potenza espressiva della musica rock, progressive e classica in un’unica entità affascinante. Nata nel 1970 (discograficamente nel 1972), la band ha guadagnato rapidamente un posto di rilievo sulla scena internazionale, che mantiene tutt’oggi. Nel 2016 la prestigiosa rivista inglese “Classic Rock” UK ha posizionato PFM – Premiata Forneria Marconi al 50esimo posto tra i 100 artisti più importanti del mondo, mentre “Rolling Stone” UK ha inserito l’album Photos of ghost al 19esimo posto tra i dischi più importanti della musica progressive. Nel 2018 la band ha ricevuto a Londra il prestigioso riconoscimento come “International Band of the year” ai Prog Music Awards UK  e nel 2019 la rivista inglese “Prog Uk” ha nominato Franz Di Cioccio tra le 100 icone della “musica che hanno cambiato il nostro mondo” (unico musicista del mondo latino).

Dopo questi appuntamenti sul palco si alterneranno l’inconfondibile sound dei Modena City Ramblers (giovedì 8 agosto – ingresso gratuito),  CCCP – Fedeli alla linea, nell’ambito del Sei Festival di Coolclub, per una tappa dell’atteso tour “In Fedeltà la Linea C’è” (venerdì 9 agosto), Stefano Massini e Corrado Formigli con lo spettacolo “Titanic ovvero il pianeta affonda ma l’orchestrina continua a suonare”, in cui le dieci regole per salvarci dal naufragio creano l’occasione per un incontro fra giornalismo, storytelling e musica (domenica 11 agosto), una  serata dedicata al rock d’autore italiano con Marlene Kuntz e Vasco Brondi (mercoledì 14 agosto). Sabato 17 agosto, gran finale con Fiorella Mannoia che torna a Melpignano dopo l’esperienza da Maestra concertatrice della 26esima edizione del Concertone de La Notte della Taranta, con un atteso live nel quale è accompagnata da un’orchestra sinfonica.

Durante le serate sarà disponibile la birra artigianale di puro malto d’orzo, prodotta per AMelpignano dal Birrificio B94, uno dei più longevi birrifici pugliesi, noto da oltre 15 anni per la costanza, la qualità e la valorizzazione del territorio attraverso le sue birre, conosciute in Italia e all’estero. Ideato e organizzato da Razmataz Live, un’azienda milanese che si occupa della produzione e della promozione di spettacoli, concerti e festival, A Melpignano – Meridiano Salento nasce grazie alla collaborazione con numerose realtà salentine e alla fondamentale sinergia con il Comune di Melpignano.

PROSSIMI APPUNTAMENTI

Giovedì 8 agosto (ore 21:15 – ingresso gratuito) la rassegna ospiterà l’inconfondibile sound dei Modena City Ramblers. Da sempre innamorata della musica e delle tradizioni dell’isola di Smeraldo, la band nasce nel 1991 come gruppo di folk irlandese. Da lì un trentennio costellato di successi, sia dal punto di vista discografico che di live tour, in Italia e in Europa. Dopo lo stop del 2020 che ha forzatamente tenuto il gruppo lontano dai propri fan, abituati alle circa 80 date all’anno sul palco, nel 2021 il gruppo è tornato per celebrare i 30 anni di carriera con lo spirito di sempre, con la musica e con l’estrema vicinanza al proprio pubblico. Nel 2022 i Modena City Ramblers hanno dato il via al loro tour per celebrare “Appunti Partigiani”, disco d’oro del 2005 e importante tappa della loro ricca carriera discografica, che oltre all’Italia, in più di 40 date ha toccato anche Sudafrica, Spagna, passando per lo Sziget Festival di Budapest. Da Novembre 2022 la band ha portato il tour celebrativo anche nei club italiani. Nel 2023 uscito “Altomare“, il nuovo atteso album. Undici canzoni affidate alla corrente, tra le onde più impetuose di un mare sempre più oscuro e indifferente e il nostro orizzonte più bello e prezioso. Undici canti di vita e di speranza, di fiero navigare, di amore e di Resistenza.

Venerdì 9 agosto (ore 21:15 – ingresso 49,45 euro) i CCCP – Fedeli alla linea approdano AMelpignano grazie al Sei Festival di Coolclub. A quarant’anni dal primo EP, “Ortodossia”, Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Annarella Giudici e Danilo Fatur saliranno sul palco per il tour “In Fedeltà la Linea C’è”. Tra le tappe di una della tournée più attese dell’estate non poteva mancare assolutamente Melpignano. La formazione è profondamente legata al piccolo comune grico per l’incredibile storia del tour, raccontata nel recente film “Kissing Gorbaciov” di Andrea Paco Mariani e Luigi D’Alife, che tra il 1988 e il 1989 dal Salento portò la band in Unione Sovietica. Ben lontani da un’operazione nostalgica, sempre liberi da etichette e confini, i CCCP – Fedeli alla linea tornano a grande richiesta per parlare al mondo di oggi, in una serie di live tra il sacro e il profano dove lo slogan “Produci, consuma, crepa” risuona attuale come non mai. Un successo, il loro, plasmato dalla capacità di rendere iconica ogni azione, lasciando un’impronta indelebile nell’immaginario di più generazioni.

Domenica 11 agosto (ore 21:15 – ingresso 25 euroStefano Massini e Corrado Formigli con “Titanic ovvero il pianeta affonda ma l’orchestrina continua a suonare” con musiche eseguite dal vivo da  Tazio Aprile (tastiere), Luca “Roccia” Baldini (basso), Massimo Ferri (chitarre) e Mariel Tahiraj (violino)Eventi climatici senza precedenti si stanno abbattendo sul pianeta terra, gridando un’emergenza che non è più negabile. Tifoni distruttivi, incendi indomabili e la colonnina di mercurio che ormai abbatte record anno dopo anno, in una vera e propria escalation. Eppure, le masse non sembrano colpite, e la narcosi continua nel silenzio generale, come se l’ambiente dovesse pagare l’inevitabile prezzo del nostro benessere e dell’umano progresso. Esistono però delle regole, minime, concrete, semplicissime, per evitare al Titanic l’impatto con l’iceberg? Dopo aver varcato il traguardo di oltre 200 puntate insieme a Piazzapulita, Corrado Formigli e Stefano Massini salgono adesso insieme sui palchi teatrali con Titanic, spettacolo dal vivo che in modo nuovo, fra narrazione, giornalismo e musica, tenta di accendere una luce, smuovere sensibilità e stimolare reazioni sulla crisi climatica troppo a lungo ignorata.

Mercoledì 14 agosto (ore 21:15 – ingresso 29 euro) una serata da non perdere per gli appassionati del rock d’autore italiano con Marlene Kuntz Vasco Brondi. Il gruppo piemontese è in tour per celebrare i trent’anni dall’uscita di Catartica, album che ha senza dubbio alcuno avuto il merito di tracciare un segno indelebile nel nostro panorama musicale. Con la produzione di Lega e Maroccolo (CCCP e CSI) per la neonata etichetta indipendente di allora Consorzio Produttori Indipendenti, le quattordici memorabili canzoni che compongono il disco sono state la risposta alla fame irrefrenabile di un suono diverso di cui soffriva il pubblico italiano dei primi anni ‘90, complici i modelli americani e inglesi che ai tempi sfornavano band grunge e hardcore del calibro di Nirvana e Pearl Jam. A tre anni da “Paesaggio dopo la battaglia“, il primo album pubblicato a suo nome dopo la conclusione del progetto Le luci della centrale elettrica, “Un segno di vita” segna il ritorno di Vasco Brondi. Dieci tracce che si susseguono in un incessante racconto pieno di fuochi. Fuochi di segnalazione di una vita di passaggio, sparati in mezzo al mare o in una periferia silenziosa per farsi trovare, fuochi da custodire, incendi nei boschi e nei cuori, che l’artista racconta con la sua consueta cifra stilistica incisiva e inconfondibile, che va dal personale all’universale.

Sabato 17 agosto (ore 21:15 – ingresso 46|57,50|69 euro) gran finale con Fiorella Mannoia che torna a Melpignano dopo l’esperienza da Maestra concertatrice della 26esima edizione del Concertone de La Notte della Taranta. L’artista romana è pronta a festeggiare le sue 70 candeline nella dimensione per lei più naturale, il palco. In scena un nuovo incredibile progetto: “Fiorella Sinfonica – Live con orchestra”, un tour che farà tappa nelle location più suggestive di tutta Italia, in cui l’artista sarà per la prima volta accompagnata da un’orchestra sinfonica. Una nuova emozionante avventura per Fiorella Mannoia iniziata con il ritorno in gara al Festival di Sanremo con “Mariposa”. Il brano, un vero manifesto per cantare l’orgoglio di essere donna, ha vinto il Premio Sergio Bardotti per il miglior testo, firmato in prima persona dalla cantante insieme a Cheope e Carlo Di Francesco che sigla anche le musiche con Federica Abbate e Mattia Cerri.

Exit mobile version