Lunedì 26 agosto la nuova Agorà esterna della Libreria Idrusa in Via Carlo Sangiovanni ad Alessano, in collaborazione con Associazione Narrazioni, ospita un nuovo appuntamento della rassegna il Salento immaginato. Dalle 21:00 (ingresso libero), intervistato da Valeria Bisanti, lo scrittore Francesco Carofiglio presenterà “La stagione bella” (Garzanti). Viola ha quarant’anni. Nuota, ogni giorno. Sin da quando era bambina. Decine di vasche avanti e indietro, mentre fuori, il mondo, sparisce. Le sue giornate sembrano muoversi nell’ipnosi leggera di un tempo fermo, e invecchiare non c’entra, c’entra la sua vita, quella che esiste, quella che non è mai esistita. Forse tutto è cominciato quando sua madre è andata via, troppo presto. O forse molto prima, Viola non può saperlo. Figlie uniche entrambe, orfane entrambe di un padre mai esistito. Strette da un legame felice e indistruttibile, per tutta la vita. Nella sua bottega, a Milano, Viola crea fragranze per una Maison francese. Dentro quella bottega riceve persone che grazie agli odori cercano, e a volte ritrovano, una strada perduta, curano la memoria ferita con l’olfatto. E mentre Viola compie l’operazione minuziosa del riordino nella casa della sua infanzia, succede qualcosa, tra gli odori di canfora e di lavanda. In un cassetto c’è una scatola, mai vista prima, ci sono lettere, fotografie e un nastro registrato di quando Barbara viveva a Parigi, prima che lei nascesse. Forse dentro quella scatola si nasconde un segreto. Il segreto di tutta la vita. Con il suo stile inconfondibile, Francesco Carofiglio torna con un nuovo romanzo, magico, misterioso, che fa riflettere sulla vita, sulle scelte, sul dolore e sulla speranza. Una storia intima, intensa, dentro cui tuffarsi e perdersi. E alla fine, ritrovarsi.
Martedì 3 settembre (ore 20:30 – ingresso libero), lo scrittore salentino Cosimo Buccarella, con Maria Letizia Pecoraro, racconterà il suo secondo romanzo “La più bella di sempre” (Corbaccio). Paolo Congedo desidera soltanto un’esistenza tranquilla, ma da quando l’esercito inglese, all’indomani dell’occupazione della Puglia nel 1943, lo ha scelto come Mayor di un campo per profughi jugoslavi prima, ed ebrei poi, la serenità è diventata un miraggio. Prima un poeta che vuol diventare partigiano lo coinvolge in una lotta impari con i fascisti segretamente ancora attivi nella zona; poi, nell’estate del 1946, quando gli anni più turbolenti sembrano ormai alle spalle, è un gruppo di ragazzini a trascinarlo nell’indagine sull’omicidio di un rifugiato. Tommaso, Giovanni, Umberto e Marcello, questi i loro nomi, sono convinti che Samuele, il colpevole designato dalle indagini ufficiali, sia vittima di un errore o, peggio, di un complotto, e sono dimostrarne l’innocenza. Perché Samuele è un ragazzino come loro, e poco importa se lui è un ebreo polacco scampato alla Shoah e loro, invece, italiani in fuga dalla miseria: Samuele è un loro amico, e faranno di tutto per scagionarlo. Se il poeta ha insegnato una cosa a Paolo, è che non ci si volta dall’altra parte di fronte a un’ingiustizia. Così, decide di aiutare i ragazzi nella loro indagine, insieme a un carabiniere che antepone l’amicizia al rispetto dei regolamenti, a una funzionaria americana che si sospetta sia una spia, e soprattutto a una rifugiata dagli occhi verdi di cui tutti s’innamorano all’istante.
Sabato 7 settembre (ore 20:30 – ingresso libero), spazio a “Educazione Salentina. O di come il Salento è diventato il Salento”, nuovo libro dello scrittore e giornalista leccese Federico Mello (Kurumuny). Alla fine degli anni ’80, il Salento era isolato e praticamente sconosciuto al resto d’Italia, un luogo dominato dalla criminalità e dalla violenza da cui molti cercavano di fuggire per la mancanza di prospettive e di futuro. Sul territorio esplodeva una bomba al giorno, il centro storico di Lecce, trascurato e fatiscente, abitato in gran parte da prostitute e travestiti, diventava una zona off-limits non appena calava il sole. Venticinque anni dopo, un cambiamento radicale ha investito la città e la provincia: questa terra povera, lontana e oppressa dalla delinquenza, è rifiorita, trasformandosi in un centro culturale vivo, sconfiggendo la Sacra Corona Unita e affermandosi come una meta turistica di portata mondiale. Cosa è successo? Come si è innescata questa trasformazione straordinaria e chi ne sono stati i protagonisti? Queste sono le domande che Federico Mello esplora nel suo libro, attraverso un quarto di secolo che per il Salento ha rappresentato un vero e proprio “rinascimento”. Dal reggae alla pizzica, dai movimenti culturali alla politica, intrecciando storie suggestive e ricerche d’archivio ma, soprattutto, ascoltando testimoni e attori di questa trasformazione, Mello ha scritto una storia di uomini e donne visionari, che con le loro idee e il loro impegno hanno regalato un nuovo futuro alla penisola salentina. Tra gli intervistati Rossella Barletta, Andrea Apollonio, Simone Giorgino, Sergio Blasi, Pierfrancesco Pacoda, Dj War (Antonio Conte), Treble (Antonio Petrachi), Nando Popu (Fernando Blasi), Enza Pagliara, Edoardo Winspeare, Simone Mele, Danilo Lupo, Lino Patruno, Giovanni Pellegrino, Gianni Tornese, Carlo Salvemini, Sergio Ventura, Adriana Poli Bortone, Lorenzo Ria, Luigino Sergio, Massimo Manera, Nichi Vendola e Pierpaolo Lala.