Il Giornale del Salento

La Festa degli Angeli

di Luca Santoro 

MELENDUGNO (LE) – Si svolge anche quest’anno la tradizionale ‘Festa degli  angeli’ per commemorare tutti i nostri giovani defunti. Sarà celebrata, infatti, una Santa  Messa nei pressi della statua dell’angelo sita nel cimitero di Melendugno mercoledì, 02  ottobre alle ore 15:30. Il problema del male, ovviamente, si accompagna alla vita dell’uomo  perché il male nel mondo c’è: c’è la morte, c’è il dolore fisico, c’è il dolore morale e c’è la  sofferenza. Il male è un dato di fatto: lo possiamo toccare con mano quando vediamo la  morte di altri. Tutti i grandi filosofi e pensatori lo hanno affrontato e sviluppato.  

Ad esempio, ne ‘Le Confessioni’ Sant’Agostino – nel libro VI – affronta il ‘problema  del male’. Il male come assenza di perfezione. Perché muoio? Perché c’è assenza di  perfezione.  

«Il Signore ha dato, il Signore ha tolto, sia benedetto il nome del Signore» (Gb 1,6-22).  Queste sono state le parole pronunciate dal profeta Giobbe per ricordarci che la nostra  esistenza è un dono e che tutto appartiene al grande abbraccio di Dio. Nel corso della  storia ci viene descritta una scena in cui i figli di Dio (appunto, gli angeli) compaiono  davanti al Signore in cielo. Spesso l’essere umano nel corso della sua vita si domanda:  ‘Perché il giusto soffre?’. D’altra parte la Rivelazione aveva illuminato di nuova luce  l’enigma della morte dei giusti attestandone la fecondità. Il fatto che il giusto per  eccellenza sia colpito a morte e «strappato via dalla terra dei viventi», non è privo di  significato: la sua morte è un sacrificio espiatorio offerto volontariamente per i peccati  degli uomini.  

Perfino il filosofo danese Søren Kierkegaard fa memoria nell’episodio sulla vita  religiosa di Abramo: Dio ci chiede di avere fede anche nel momento in cui ci sollecita di  uccidere nostro figlio.  

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