«L’uomo non può pensare alla propria vira se non come un pellegrinaggio. Homo viator. Pellegrino dell’Assoluto».
(Papa Giovanni Paolo II)
Celebre fra i santuari brindisi fu in ogni tempo quello di Santa Maria del Casale. Di esso offrì una commossa descrizione Serafino Montorio il 1715: «Poco più di un miglio distante da Brindisi sopra la destra parte del porto era anticamente un casale, di cui ancora comparisce qualche vestigio, ove vedevasi una. piccola cappella colla detta immagine, per la quale compiacevasi nostro Signore mostrare molti miracoli, la fama de’ quali ..diede … motivo di edificarvi una chiesa maggiore a gloria della Vergine: e questo tempio vollero, che racchiudesse in mezzo … la detta. immagine con tutto il muro, in cui era dipinta, su l’altare maggiore per darle luogo più nobile. È ella dipinta a mezzo busto col Bambino Gesù fra le braccia, ed il colore del volto di ambedue più tosto va al fosco, che altro. Per li continuati miracoli, che il Signore opera per suo mezzo, vi si vede un concorso d’infermi senza numero, sanando ella ogni sorte di male a chi bisognoso al suo celeste aiuto con fede ricorre, e per ordinario tutti ne ritornano a casa consolati. Quelli, che sperimentano più frequenti le grazie di quella Sovrana Protettrice, sono i marinari, e naviganti, quali trovandosi tal ora bersagliati da fiere tempeste, ed in pericolo di naufragio, basta solamente, che invochino quella potentissima Signora, e cessano i venti, il mare tranquillasi, ed eglino salvi, ed allegri si riducono al porto. Altri poi, infrante le loro navi ò dalla furia delle onde, o dalle percosse de’ scogli, già quasi assorbiti dal mare, invocando Maria del Casale, si son veduti, senza saper come, portati salvi alle spiagge come osservasi in molte tabelle votive quali pendono copiosissime dalle mura di quel magnifico tempio».
Santa Maria del Casale documenta eloquentemente il progressivo approdare al gotico di maestranze in cui è ancora viva la grande lezione romanica. Il protiro pensile, cuspidato, riassume lo schema della bicroma facciata.
L’importanza del santuario, monumento nazionale, giustifica e rende necessari interventi che valgano ad assicurare la conservazione sia della struttura che dei magnifici affreschi, esempio insigne, a un tempo, di arte e devozione.