Il Giornale del Salento

Caritas Ugento incontro pubblico per il progetto IncludiAMOCI

La Diocesi Ugento – S. Maria di Leuca attraverso la Caritas diocesana, comunica che lunedì 20 gennaio alle ore 18.30, presso la Cattedrale di Ugento, si svolgerà l’incontro pubblico: “PROGETTO IncludiAMOci – GIUSTIZIA CON MISERICORDIA”.

L’evento si inserisce in preparazione della festa di San Vincenzo, il 22 gennaio, patrono della Diocesi, considerato il più insigne dei martiri spagnoli, martirizzato durante la persecuzione di Diocleziano, tra il 304 e il 306. Vincenzo, subì il duro carcere e il martirio, nella città di Valencia, nelle parole del poeta, Aurelio Prudenzio Clemente, canta della presenza del Signore nel duro carcere …… ”Il carcere .si illumina; strani profumi sostituiscono i fetidi vapori; il suolo si ricopre di fiori; si spezzano i ceppi e le catene; si ode il battito di ali angeliche e il martire riceve le liete ambasciate dei beati”. (dal Peristephanon)

Papa Francesco nella bolla “Spes non confundit” di annuncio del Giubileo ha espresso la volontà di aprire la Porta Santa in un carcere, come è poi avvenuto (è stata la seconda) nel carcere di Rebibbia a Roma: “Come segno di speranza per recuperare fiducia in sé stessi e ritrovare la stima e la solidarietà della società”.

L’incontro, moderato da Don Lucio CIARDO – Direttore della Caritas diocesana, è l’ occasione per illustrare i risultati raggiunti nell’attuazione del progetto, sostenuto da Caritas Italiana e Intesa San Paolo per il Sociale, inizia con il saluto istituzionale di Salvatore CHIGA, Sindaco di Ugento, proseguirà con gli interventi di Rocco PEZZULLO, Caritas Italiana, Paolo BONASSI, Intesa Sanpaolo Chief Social Impact Officer, Antonella ATTANASIO, Referente ambito Giustizia Caritas Ugento – S. Maria di Leuca – “Sportello VI Opera”, Giuseppe SANTORO, Dirigente Penitenziario UDEPE, Padre Angelo DE PADOVA, Cappellano Casa Circondariale Borgo San Nicola a Lecce, Luogotente Alessandro BORGIA, Comandante Stazione Carabinieri Ugento e con le conclusioni di Mons. Vito ANGIULI, Vescovo di Ugento – S. Maria di Leuca

Dal 2020, la Caritas Diocesana ha stilato una Convenzione con il Tribunale di Lecce, alla luce del protocollo tra Caritas Italiana e Ministero di Grazia e Giustizia, per l’accoglienza di persone coinvolte in misure di esecuzione penale esterna. Negli anni alcune parrocchie della Diocesi, hanno accolto queste persone senza un coordinamento che tenesse traccia delle accoglienze e dei risultati raggiunti alla fine di ogni percorso e, soprattutto, senza interazioni tra i vari attori. Grazie al progetto, è stato avviato lo “sportello VI Opera” che sta svolgendo la funzione di creare un coordinamento funzionale alle prese in carico, dando vita a percorsi di accompagnamento educativo rivolti alle persone più vulnerabili, come quelle colpite da procedimenti penali, ad uscire dalla loro situazione, anche attraverso l’attenzione alle loro famiglie. Inoltre è stato realizzato un programma con l’obiettivo di formare dei volontari, in grado di supportare le comunità in queste azioni di accoglienza ed inclusività. Lo sportello è diventato un importante riferimento degli Uffici dell’UDEPE e degli avvocati, ma soprattutto dei beneficiari; ciò ha portato ad un aumento non previsto delle richieste, infatti si è passati dall’accoglienza di 15 Affidati in Prova e di 12 LPU all’attuale numero: 49 Volontari in Affidamento in Prova e 28 LPU, in più sta supportando una comunità parrocchiale nell’accoglienza di un ragazzo agli arresti domiciliari. Inoltre, le varie azioni sono state portate avanti insieme agli enti gestori di Caritas diocesana: l’Associazione Form.Ami APS-ETS e la Cooperativa Sociale I.P.A.D. Mediterranean.

Nonostante l’assenza di un Istituto penitenziario all’interno della nostra Diocesi, l’attenzione alle persone che hanno avuto o che hanno problemi con la giustizia è cresciuta nell’ultimo periodo e grazie a questo progetto la nostra Caritas ha fatto emergere il valore pedagogico di percorsi che sono sì delle condanne, ma che possono essere per le persone occasioni di redenzione e riscatto. Si è consapevoli che la dignità è il più alto valore di ogni persona, che deve essere rispettata nonostante gli errori. Promuovere relazioni positive e responsabilizzare la comunità è l’impegno da assumersi come atto d’amore verso tutti coloro che soffrono. “Non vogliamo perdere nessuno” è il motto che abbiamo scelto e che ci accompagna in ogni agire.

L’evento potrà essere seguito in diretta streaming su: www.radiodelcapo.it.

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