di Wojtek Pankiewicz
Il 2 febbraio prossimo ricorre il 37° anniversario della morte di Giuseppe Codacci-Pisanelli, insigne uomo politico e studioso salentino, uno dei Padri della Costituzione, protagonista della nascita e dello sviluppo dell’Università di Lecce, di cui sarà docente di Diritto Pubblico nella Facoltà di Magistero e Rettore per venti anni.
Sia consentito al sottoscritto, che ha avuto la fortuna e l’onore di essere suo assistente universitario e poi per tanti anni amico personale, ricordare questa data con sentimenti di profonda gratitudine, condivisi, sono certo, dal popolo salentino, nei confronti di questo grande uomo di Tricase, di cui fu sindaco, che tanto ha dato all’Italia, prima in Assemblea Costituente e poi come Deputato e Ministro della Repubblica, e al Salento, a favore del quale volle investire in modo illuminato e lungimirante in cultura con la vittoriosa “battaglia” per l’Università, anziché far giungere nel nostro territorio insediamenti industriali, veri mostri, come poi si sono rivelati l’Italsider a Taranto e la Montecatini a Brindisi.
Il 2 ottobre 1987, nell’Aula Magna dell’Università, alla presenza del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga si svolse la cerimonia celebrativa del trentennale di fondazione dell’Ateneo: nell’occasione, il Rettore Donato Valli consegnò una medaglia d’oro al Prof. Giuseppe Codacci Pisanelli e il sigillo d’oro dell’Università di Lecce al Capo dello Stato. Nel suo discorso, il Rettore dell’Università di Lecce, Prof. Donato Valli affermò : “Il Prof. Codacci-Pisanelli, più che un docent