Il Giornale del Salento

Libere di scrivere…immaginando!

La parola evasione, specialmente in alcuni ambienti, è rischiosa da pronunciare. Rimanda subito all’idea di fuga da un luogo o anche da una situazione e, quindi, ad un’azione o ad una condizione creata quasi sempre fuori dalla legalità. Non è così quando, per esempio, si tratta di evasione fiscale?

Talvolta si evade…semplicemente con la mente! E, allora, si cerca un’occasione, anche futile, per allontanarsi da un pensiero fisso che ci arrovella, creando una distrazione purchessia, confezionandone uno alternativo, purché in grado di alleggerire la tensione psicologica che sembra schiacciarci.

Evasione, tensione, distrazione esprimono stati d’animo che, talvolta, possono creare un corto circuito nella persona. Se non è domato in tempo, azionando una straordinaria forza di volontà, può causare effetti spiacevoli.

È possibile che queste parole, disposte tra loro in una qualsiasi sequenza, generino sentimenti di avvedutezza, di riflessione, di introspezione attraverso i quali si ottiene una agognata benefica guarigione, paragonabile ad una pozione medicamentosa, o, almeno, un alleggerimento del “peso”.

È l’obiettivo che si è desiderato raggiungere quando si è creato e attuato il progetto (2024) Libere di leggere, indirizzato alle detenute della Casa Circondariale “Borgo San Nicola” di Lecce e da queste frequentato, a cura delle volontarie dell’omonimo Gruppo di Lettura e Biblioteca, ben dodici, oltre alla garante dei diritti delle persone private della libertà personale.

La disponibilità del presente spazio non rende giustizia innanzitutto al volontariato rivolto a favore delle accennate detenute (non è l’unico) che, nello specifico, ha consentito gli incontri che hanno permesso di intrecciare l’ascolto, lo scambio di espressioni, la lettura, le riflessioni e, infine, la scrittura con cui si sono sintetizzati i diversi stati d’animo delle autrici dei brani di prosa e di poesia elaborati. Il progetto, per la sua modalità operativa, ha offerto un’occasione di “evasione”. Questa volta perfettamente legale! Oltre che pervasa di profondo, inaspettato lirismo.

Come si legge nella presentazione del volumetto che contiene i singoli contributi, a firma della direttrice della Casa Circondariale, il laboratorio di lettura e scrittura ha offerto l’occasione alle detenute partecipanti di trasformare il tempo della reclusione in un tempo di riflessione nel quale, in un’ottica introspettiva, pensare e riflettere sul proprio vissuto, sui propri errori e sulle loro conseguenze, consentendo idealmente di superare le impervie barriere entro cui le giornate scorrono inesorabilmente, scandite dalla pena.

Ai toccanti componimenti dai titoli alquanto significanti come Il labirinto, Ali di libertà, Riflessioni brevi, Quello che ho dentro contenenti struggenti riflessioni, si affiancano esperimenti di poesia visiva ben riusciti, insoliti, deliziosi, ispirati ai calligrammi di Apollinaire o alle opere di Mirella Bentivoglio, frutto di un apposito laboratorio.

Partecipando per la prima volta ad un premio nazionale, alle autrici è stato riconosciuto un primo e un secondo premio nell’ambito della poesia visiva e un secondo premio per la poesia tradizionale.

Il citato volumetto pubblicato da Edizioni Esperidi (Monteroni) sarà presentato il prossimo 10 maggio alle 9,30 presso l’anzidetta Casa Circondariale, alla presenza delle autorità locali, delle volontarie e delle detenute che, tra l’altro, si esibiranno in un intervento canoro.

I proventi della vendita saranno devoluti a sostegno delle iniziative rivolte alle medesime detenute.

Attualmente il gruppo delle volontarie è costituito da: Annarita Risola, Beatrice Chiantera, Carla Testa, Donatella Delfino, Giulia Pajano, Laura Piccirillo, Manuela Miglietta, Marina Visciòla, Ornella Cucci, Paola Martino, Silvia Miglietta, Tiziana Marotta. Il gruppo si avvale della collaborazione e del sostegno della Garante dei diritti delle persone private della libertà personale della Città di Lecce, Maria Mancarella.

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