Il Giornale del Salento

Salento Outdoor Fest: il primo festival tra le bellezze del Salento

Oltre cento anni fa, l’apparizione di un velocipede sulle strade urbane della provincia di Lecce, destava generale disapprovazione tra i residenti perché disturbava la loro quiete e quella dei cavalli trainanti le carrozze. Nei centri rurali attraversati dai primi diportisti in sella alle due ruote, il veicolo era ritenuto diabolico e, quindi, vivamente osteggiato. Tra l’altro rendeva le galline nevrasteniche (e improduttive di uova!) e bloccava la secrezione lattea di ovini, caprini e bovini al pascolo. In entrambi i casi danneggiava le fonti economiche di sussistenza domestica.

Col progresso socio-economico e industriale, le manifestazioni di remote superstizioni contro la bicicletta si tramutarono in una simpatica aneddotica che colorò le pagine in bianco/nero di un immaginario album di ricordi. Tutto rientrò nell’alveo della regolarità e l’anzidetto veicolo divenne il mezzo di locomozione per antonomasia, in grado di accomunare (ma soltanto per la fondamentale pedalata!), l’operaio al professionista, l’intellettuale all’analfabeta, il ricco al povero e così via.

Perfino le donne raggiunsero l’agognata emancipazione grazie alla bicicletta: indossando le prime gonne-pantalone, inforcarono il manubrio per andare al lavoro, fare la spesa, passeggiare lungo viali o il mare. Grazie alle donne, numericamente superiori, la richiesta di biciclette mantenne un indice sempre molto alto!

Cominciò a diffondersi il touring in bicicletta che permetteva di avere un contatto diretto con la bellezza e l’amenità dei paesaggi attraversati, di conoscerne gli angoli più nascosti nonché di ritemprare lo spirito e di apportare benefìci al corpo in movimento. L’opportunità di scoprire tanti aspetti di un territorio, non soltanto in termini geografici, favorì la curiosità di molti studiosi. Basti ricordare il fotografo conterraneo Giuseppe Palumbo (1889-1959) che, in bicicletta, percorse molti paesi del Salento, fermando sulla lastra architetture, giocattoli, genti, momenti di raccolta dei prodotti locali e tanti altri soggetti, raccolti nell’Archivio Fotografico Palumbo, di cui siamo fruitori fortunati.

Oggi? La tendenza a privilegiare un turismo lento, da intendere come occasione per “vivere” i luoghi che si visitano (e non si subiscono), sintonizzarsi con le persone che li abitano e che offrono il loro carico di umanità e di saperi (con cui confrontarsi ed entrare in simbiosi), ha raggiunto cifre importanti. In gergo si definisce turismo outdoor: incontri all’aperto, in contatto con la natura che stimolano il senso dell’avventura.

Sulla scia di siffatta richiesta in continua espansione, è nata l’idea di proporre il Salento Outdoor Fest, un’iniziativa che si svolgerà nel Parco Naturale Regionale “Costa Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase”, dal 12 al 15 giugno prossimi. Oltre che con la bicicletta, si potranno scoprire le meraviglie paesaggistiche del citato Parco anche camminando. Sarà l’occasione, tra le altre proposte in programma, di osservare la tessitura del laboratorio Le Costantine (Uggiano La Chiesa) o di fermarsi al Mulino Maggio (Poggiardo).

Le giornate si concluderanno con le esibizioni di musicisti locali, capaci di creare momenti di antica convivialità che, insieme all’ottimo cibo, lasceranno un ricordo indelebile ai partecipanti. Sono previsti workshop di fotografia e installazioni artistiche a cura di Alessia Rollo e Maurizio Buttazzo, artisti locali conosciuti in Italia e all’estero per le loro opere.

Il progetto è presentato da Slow Active Tours, tour operator che da oltre 10 anni è specializzato in esperienze di viaggio attivo e sostenibile. L’evento è beneficiario dell’Avviso Pubblico “Prodotti Turistici” nell’ambito della “Tutela dell’ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali” – “Interventi per il riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche”, promosso da Agenzia Regionale del Turismo – PugliaPromozione. Il patrocinio è dell’Ente Parco Naturale regionale “Costa Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase”.

I posti sono limitati. La partecipazione è gratuita per i primi 40 iscritti con prenotazione obbligatoria sul sito. Per partecipare all’evento occorre solo indicare le giornate di preferenza attraverso il form presente sul sito dedicato: https://salentooutdoorfest.it

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