Il Giornale del Salento

Nardò. Mario Desiati presenta Malbianco, riparte il festival Amore e Psiche

Appuntamento martedì 17 giugno alle ore 20 a Masseria Giudice Giorgio (via Avetrana)

Torna Amore e Psiche, il festival giunto alla terza edizione che vede come protagonisti personaggi del mondo della letteratura, dell’arte, del cinema, dello spettacolo, che armati di coraggio e ostinazione ce l’hanno fatta, andando oltre il pericolo di perdersi – l’insidia è dietro l’angolo quando si chiede troppo agli dei – e realizzando il proprio sogno, del resto ognuno ha il suo. Il tema della terza edizione è il “il sogno”, perché quante volte abbiamo rinunciato ai nostri sogni per “essere come gli altri”, per vivere una vita senza grandi scossoni o fuoriprogramma in cui quasi non ci riconosciamo? La felicità fa paura, è impegnativa e piena di ostacoli che possono disorientarci o indurci a mollare, ma cosa significa vivere se non inseguire le proprie attitudini, il proprio talento per diventare finalmente se stessi?
Il primo appuntamento è in programma martedì 17 giugno alle ore 20 a Masseria Giudice Giorgio (via Avetrana, km. 16). La giornalista e scrittrice Federica Rega dialogherà con Mario Desiati, lo scrittore già Premio Strega nel 2022, che ha appena firmato Malbianco (Einaudi), il suo romanzo più profondo e maturo. Interverrà per un saluto l’assessora alla Cultura Giulia Puglia. Informazioni e prenotazioni al numero di telefono 320 2873644.
Al centro del libro la storia di Marco Petrovici, un quarantenne che vive a Berlino senza mai coronare il suo sogno di diventare uno scrittore. A un certo punto, decide di tornare in Puglia, la sua terra d’origine, quando un giorno, improvvisamente, inizia a svenire. Per scoprire le cause di questo suo disturbo e ritrovare un po’ di pace, si rifugia a casa dei suoi genitori che vivono immersi in un bosco della campagna tarantina. È qui che il protagonista scopre le radici del suo malessere e di quegli attacchi di panico che lo tormentano già dai tempi dell’infanzia. La riparazione del trauma avviene, così, attraverso la ricostruzione di un passato opaco, infettato dalle atrocità della guerra, la persecuzione degli ebrei, prima e dopo l’Olocausto, e dall’indicibilità di tutto ciò che va oltre il codice morale. Perché il male è qualcosa che si attacca all’albero genealogico e si eredita: l’unico modo per liberarsene è farlo parlare.
Amore e Psiche quest’anno propone una decina di incontri con figure del calibro di Emanuele Trevi, Luca ed Ercole Pignatelli, Fernando Spano, Pasquale Natuzzi, Giovanni Fasanella e Giovanni Pellegrino, Andrea Spiri, Mauro Giliberti e Tommaso Ebhardt.

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