Anche a Lecce si celebra domani 16 novembre, la IX Giornata mondale dei poveri indetta per la prima volta dal compianto Papa Francesco nel 2017. In linea con lo slogan del Giubileo il tema di quest’anno: “Ancorati alla speranza”
In diocesi, il momento centrale sarà domani la celebrazione eucaristica alle 11, presso la chiesa parrocchiale di Santa Maria dell’Idria in Lecce,
presieduta dal vincenziano mons. Cristoforo Palmieri, vescovo emerito della diocesi di Rrëshen (Albania). Concelebrano i missionari vincenziani e alcuni sacerdoti della diocesi, insieme ai diaconi e ai volontari impegnati nella pastorale della carità.
La Giornata acquista un valore ancora più speciale perché si inserisce nei festeggiamenti per i 400 anni dalla fondazione della Congregazione della Missione – i Vincenziani, per l’appunto, che hanno la cura pastorale della parrocchia dell’Idria- istituita da San Vincenzo de’ Paoli nel 1625, un carisma che continua a portare nel mondo il fuoco della carità evangelica. Per questo l’arcivescovo Angelo Raffaele Panzetta, quest’anno ha dato mandato a loro per l’organizzazione.
Al termine della celebrazione, alle 12:15, il salone e il chiostro parrocchiale si trasformeranno in una grande mensa fraterna, allestita grazie all’impegno congiunto della Caritas diocesana di Lecce, della Fondazione Casa della Carità e del Volontariato Vincenziano. Decine di volontari stanno lavorando in queste ore per preparare il pranzo condiviso, raccogliendo donazioni, organizzando la logistica e curando ogni dettaglio, perché ogni persona si senta accolta e amata. Sono attese oltre cento persone.
“Non si tratta solo di offrire un pasto, ma di condividere un tempo di ascolto e di amicizia – racconta la presidente del Volontariato Vincenziano, Mariangela Lezzi -. Ogni anno questa giornata ci ricorda che la carità non è un dovere, ma una gioia. Noi cerchiamo di inventare nuovi modi per far sentire i nostri fratelli poveri non ospiti, ma parte della stessa famiglia”.
Al termine della celebrazione,
“Non si tratta solo di offrire un pasto, ma di condividere un tempo di ascolto e di amicizia – racconta la presidente del Volontariato Vincenziano, Mariangela Lezzi -. Ogni anno questa giornata ci ricorda che la carità non è un dovere, ma una gioia. Noi cerchiamo di inventare nuovi modi per far sentire i nostri fratelli poveri non ospiti, ma parte della stessa famiglia”.
Durante il pranzo, sono previsti momenti di animazione, con la consegna di piccoli doni pensati in occasione del Giubileo vincenziano. Un gesto semplice, ma colmo di significato, che vuole ricordare la tenerezza del Vangelo e la vicinanza della Chiesa a chi è nel bisogno.