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venerdì, Novembre 22, 2024

Crisi di governo: ora più che mai emergenza nazionale

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Flavio Carlino
Flavio Carlinohttp://ilgiornaledelsalento.it
Avvocato e Dottore Commercialista Pubblicista

Con le vittime che il COVID ha mietuto e continua a mietere non credo sia il momento di pensare di aprire una crisi di Governo. Ma chi sta al Governo lo fa. Pensate che sono più di due mesi che siamo sottoposti, forzatamente, a misure restrittive e i morti sono raddoppiati, ovviamente per colpa nostra che non rispettiamo le “prescrizioni”. E siccome non ascoltiamo i consigli, dobbiamo chiudere le attività, non possiamo consumare una cena al ristorante, né bere un caffè o un aperitivo al bar. Dobbiamo restare chiusi in casa, insomma. Ma possiamo andare al supermercato tutti i giorni, appena arriva l’estate possiamo andare in discoteca tutte le sere, nel frattempo Conte, i cui hobby sono prostrarsi alle lobby alla ricerca di consensi elettorali, emanare decreti, parlare in tv per spiegarli ai cittadini e per comunicare loro quale colore influenzerà la giornata, giallo, rosso o arancione. A sentir loro siamo fortunati ad avere un tale governo, mentre il nostro è il Paese al mondo col più alto numero di morti in rapporto ai malati e alla popolazione. Siamo davvero fortunati, non c’è dubbio!

Ovviamente, nessuno può stabilire se le misure del nostro esecutivo siano state efficaci. Non ci sono termini di paragone. Ma, a giudicare dai numeri, non mi pare che i risultati siano stati eccellenti. Promesse non mantenute, misure inefficaci, programmazioni mutanti e … lame rotanti. Ma di interventi strutturali non se ne parla proprio. Quasi come non averlo avuto un Governo stante la irrilevanza di ogni sua azione sui contagi e sulla prevenzione, sulle attrezzature sanitarie e sui protocolli. Eppure, tra la prima e la seconda ondata, il tempo l’ha avuto. Ora rimarrà un forte calo del PIL, e, quindi, una crisi senza precedenti e tanto debito, ma talmente tanto che non c’era bisogno di Conte per arrivarci. Questo è il vero merito di questo Governo: aver creato un danno al Paese pari solo a quelli conseguenti ai due eventi bellici.

Vi è quasi da pensare che ogni altra alternativa a questo Governo sarebbe meno dannosa e umiliante e, certamente, più efficace rispetto alla sua permanenza. Sembra un paradosso, ma pare che il Governo Conte tragga la sua linfa vitale dalla pandemia. Si nutre della disgrazia pur di non lasciare la poltrona. Senza la pandemia non sarebbe ancora lì. A sentirli parlare sembra siano in missione, poveretti. Ora più che mai, invece, l’Italia avrebbe bisogno di un Governo di solidarietà nazionale o, per non voler sembrare un nostalgico, di emergenza nazionale, senza maggioranza e opposizione, col sostegno di tutti i partiti politici, che stabilisse la data delle elezioni.

Ovviamente, i nostri governanti diranno che in costanza di pandemia non si può andare a votare per il bene del Paese. E qui non mi trattengo dal ridere quando penso che perfino gli USA hanno appena cambiato Presidente. America, regina delle libertà.

In momenti così difficili il nostro Paese non può avere un governo senza maggioranza, tenuto in piedi e soggetto ai ricatti di politici trasformisti senza scrupoli e senza amor patrio, che in Italia non mancano mai. Certo non si può sperare di rivivere gli storici momenti dei grandi Onorevoli Moro e Berlinguer, questo no, non sarebbe possibile, ma non mi diletto a stare nemmeno coi mercenari. Perdonatemi.

                                                                                                         

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