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sabato, Luglio 27, 2024

La legge è uguale per tutti… I poveracci

Da Leggere

Flavio Carlino
Flavio Carlinohttp://ilgiornaledelsalento.it
Avvocato e Dottore Commercialista Pubblicista

“E lo ripeto ancora una volta a scanso di equivoci. Io ora non sto discutendo se uno è o meno colpevole, mi riferisco a come, oltre un certo livello, i reati o presunti tali vengono gestiti in base a criteri che con «la giustizia è uguale per tutti» hanno poco a che vedere”.

                                                                                   Luca Palamara, “Il Sistema” pag. 116

“Le sto dicendo che ogni corrente ha piazzato i suoi al ministero nella più classica delle lottizzazioni, persone che lei neppure conosceva. Del resto il potere è innanzitutto controllo”.

                                                                                   Luca Palamara, “Il Sistema” pag. 124

Queste ultime parole di Palamara si riferiscono alla neo eletta ministro, Paola Severino.

Scoprire come funziona “Il Sistema”, benché alla mia età quasi niente mi appaia tale, è davvero raccapricciante. Nonostante fosse, in un certo qual modo, quando non risaputo, intuibile.     

Le ciarle delle innumerevoli nefandezze commesse da una magistratura ingiusta e corrotta vengono sistematizzate da Luca Palamara, un giudice espulso dal Sistema, e declinate in un paradigma perfetto, raccontato con dovizia di nomi e particolari.

Tutto ciò non può che farci rabbia, perché sappiamo bene che, probabilmente, nulla cambierà.

Perché Il Sistema? Chiede Sallusti. Semplice! Perché chi non si allinea viene punito, racconta Palamara. Che tu sia un magistrato o un politico, se non sei con loro sei contro di loro. E parla di Berlusconi e delle centinaia di processi che ha subito per non aver mai fatto mistero della sua avversione verso la magistratura deviata, e di Fini assolto nel procedimento per la vendita al cognato della casa di Montecarlo, spiegando, così e finalmente, i motivi per cui ci fu la spaccatura nel Popolo delle Libertà tra Fini e Berlusconi. Fini uguale a cavallo di Troia, sostanzialmente. Lo dice Palamara, non io.  

Così l’ex magistrato rivela i meccanismi usati per condannare politici, rei solo di aver preso le distanze dalla casta togata, e proteggere gli amici di essa anche se colpevoli. Il Sistema, dice Palamara, ha raggiunto i livelli più alti delle istituzioni: presidenti del consiglio, ministri, magistrati stessi, che indagavano su leader della sinistra e non dovevano farlo. Così se la cavava anche Vendola, riferisce Palamara. Il Sistema caldeggiava nomine dei propri adepti, secondo criteri tutt’altro che meritocratici, quasi mafiosi, si potrebbe dire.    

Il potere è innanzitutto controllo, afferma l’ex magistrato. Ecco spiegata la corsa all’occupazione dei posti più importanti a livello istituzionale. Il Sistema è di sinistra e si accanisce contro tutti coloro che non lo sono. E non è più un problema nazionale. Ora è globale. Il Sistema si è integrato nell’establishment mondiale, politico, economico, finanziario e comunicativo divenendo, in tal modo, inattaccabile, o quasi. Diciamo … quasi. Perché, come tutti i sistemi, non è infallibile, in quanto fatto di uomini. E l’uomo, si sa, è debole, anche quando è forte. Egli vuole e pretende sempre di più.  

Proprio per questo, quando non lo ottiene, si agita fino a commettere molti errori, alcuni dei quali, spesso gli sono fatali. Perché, tutto sommato, l’uomo è così, fuori dal sistema.

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