Le “benedizioni pastorali” alle coppie irregolari o dello stesso sesso, consentite in base alla recente dichiarazione ‘Fiducia supplicans‘, che devono “distinguersi chiaramente dalla benedizioni liturgiche e ritualizzate“, devono essere soprattutto “molto brevi”: sono “benedizioni di pochi secondi, senza Rituale e senza Benedizionale“, in cui “se si avvicinano insieme due persone per invocarla, semplicemente si chiede al Signore pace, salute e altri beni per queste due persone che la richiedono”.
Allo stesso tempo “si chiede che possano vivere il Vangelo di Cristo in piena fedeltà e che lo Spirito Santo possa liberare queste due persone da tutto ciò che non corrisponde alla sua volontà divina e di tutto ciò che richiede purificazione“.
Lo spiega un comunicato del Dicastero per la Dottrina della Fede.