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venerdì, Novembre 22, 2024

Nardò in 12 ‘scatti’: territorio, torri e tradizioni

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Il calendario 2024 celebra Nardò: 12 bellissimi scatti tra centro storico e marine, con particolari e dettagli che colpiscono.

# Giuranna: “Il calendario racconta il patrimonio materiale e immateriale della città”

Il calendario 2024 della città è ispirato al tema “Nardò: territorio, torri e tradizioni”, un “racconto” per immagini attraverso cui ancora una volta Nardò può essere scoperta e riscoperta con le sue mille sfaccettature da ammirare e vivere. Il calendario, com’è noto, è il risultato del contest fotografico promosso nei mesi scorsi dall’assessorato ai Parchi, che ha invitato tutti a candidare le proprie foto, ovviamente originali, scegliendo una delle tre tematiche individuate: “territorio” (con ampia scelta sui “contesti” da ritrarre, dal centro storico alle zone più periferiche, dalle chiese ai monumenti, dai parchi urbani alle marine, alle zone rurali, alle riserve e alle aree protette), “torri” (con attenzione sulle torri costiere e in particolare sul parco di Portoselvaggio) e “tradizioni” (per evidenziare aspetti caratteristici della tradizione salentina e neretina come prodotti tipici, eventi e manifestazioni cittadine, riti religiosi, mestieri e altro).

La scelta delle 12 foto è stata affidata a una giuria composta da un fotografo, un architetto e un docente di storia dell’arte.
Sono stati “premiati” gli scatti più significativi e tecnicamente validi: gennaio è dedicato ad uno scatto in bianco e nero di Carmen Ruggeri in piazza Salandra; febbraio è uno splendido tramonto alle spalle di Torre dell’Alto di Gigi Manca; marzo è il mare in tempesta di Santa Caterina di Cesare Petrelli; aprile è un delicato scatto ancora di Carmen Ruggeri di un anziano sarto al lavoro su un paio di pantaloni; maggio è una immagine di Vincenzo Piarulli a una assolata Torre Uluzzo; giugno è uno scorcio di campagna di Giulio Falconieri, che immortala le “ruote” di paglia e i muretti a secco; luglio è un coloratissimo “affresco” di Antonio Spagnolo di una edicola votiva; agosto è uno sguardo in prospettiva, quasi al buio, di Cesare Petrelli sulla “rotonda” e Torre dell’Alto sullo sfondo; settembre è un particolare della Fontana del Toro di Luigi Conte; ottobre è dedicato ancora a Torre Uluzzo, uno scatto sotto il cielo stellato di Alberto Sabatino; novembre è il mare agitato di Santa Maria al Bagno, con l’occhio di Giuseppe Martina dalla galleria della spiaggia; infine, dicembre è un altro particolare, stavolta delle mani di un fabbro intento ad affilare un coltello, perfettamente immortalate da Luigi Conte. Il calendario è stato “confezionato” graficamente da ZeroUnoCreativeSolution di Damiano Fasiello.   
“Questo calendario – spiega l’assessore ai Parchi Andrea Giuranna – racconta la città meglio di tante altre cose. Oltre che contribuire alla valorizzazione e alla promozione del suo patrimonio architettonico, culturale, ambientale e anche identitario. Un patrimonio inestimabile sia dal punto di vista materiale, se pensiamo al centro storico, all’entroterra rurale, al mare e ovviamente al parco di Portoselvaggio, sia dal punto di vista immateriale, con i riti e le tradizioni che quest’anno abbiamo scelto di includere nel calendario. Grazie ai fotografi, professionisti e non, che ci hanno consentito di realizzarlo con la loro bravura e anche con il loro “occhio” innamorato sulla città”.
Nei giorni scorsi sono state già distribuite centinaia di copie del calendario. Altre sono disponibili e si possono ritirare liberamente (in orario d’ufficio) presso l’ufficio Protocollo del castello, in piazza Battisti.

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