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11 febbraio 1990,Nelson Mandela: dal carcere al Nobel

Da Leggere

Un vincitore è un sognatore che non si è arreso.

Trentaquattro anni i fa, l’11 febbraio 1990, che cadeva sempre di domenica, Nelson Mandela torna in libertà.

Una data storica, in quanto il più anziano prigioniero del mondo, a 72 anni, dopo 27 di reclusione, viene finalmente liberato.

Nelson Rolihlahla Mandela (nato il 18 luglio 1918 a Mvezo), detto anche Madiba, è uomo simbolo della lotta contro la massima espressione dell’odio razzista che oppresse il Sudafrica dal 1948 al 1994.

Mandela  ha abbracciato e guidato la lotta armata, ha trascorso quasi un terzo della vita in carcere e ne è uscito come un “Gandhi nero“, che con il suo messaggio di perdono e riconciliazione ha saputo evitare nella sua terra un’ondata di vendetta e di sangue. Per tutti, però, era semplicemente “Madiba”.

Il nomignolo Madiba è stato il suo nome all’interno del clan di appartenenza, dell’etnia Xhosa, un gruppo etnico di origine Bantu proveniente dall’Africa centrale e attualmente presente nella parte sudorientale del Sudafrica, soprattutto nella provincia del Capo Orientale.

Il significato di Madiba esprimerebbe un titolo onorifico, di rispetto, adottato dai membri anziani della sua famiglia, che è diventato col passare degli anni sinonimo stesso del suo nome, tanto che anche le più alte personalità politiche mondiali lo hanno spesso chiamato così.

L’11 febbraio del 1990 Nelson Mandela usciva dalla prigione Victor Verster di Città del Capo, dove aveva trascorso i 27 anni precedenti. Ad attenderlo presso il Municipio della città c’era una folla di oltre 50.000 sostenitori, pronti ad ascoltare le sue prime parole da uomo libero: “La nostra battaglia ha raggiunto un momento decisivo. La nostra marcia verso la libertà è irreversibile.”

L’evento fu trasmesso in diretta dalle televisioni di tutto il mondo.
Condannato all’ergastolo nel giugno del 1964 per tradimento e sabotaggio, l’avvocato Nelson Mandela, attivista anti-apartheid, aveva scontato la maggior parte degli anni di detenzione nel carcere dell’isola Robben, situata di fronte a Cape Town. Durante gli anni ‘80 aveva rifiutato in più di un’occasione le proposte governative di rilascio anticipato, perché non intendeva accettare le condizioni impostegli per ottenere la libertà.
Il 2 febbraio 1990 il Presidente sudafricano F.W. de Klerk, dopo lunghe negoziazioni con Mandela, fece retromarcia rispetto alla messa al bando dell’African National Congress (ANC) e delle altre organizzazioni anti-apartheid, annunciando che Mandela sarebbe stato liberato a breve.
In Sudafrica quello fu l’inizio dell’era di apertura post-apartheid, nella quale Mandela diventerà il primo Presidente nero del Sudafrica, ricoprendo questo incarico dal 1994 al 1999.

Nel 1993 riceverà il Premio Nobel per la Pace assieme a Frederik Willem de Klerk.

 Nelson Mandela muore il 05 dicembre del 2013 all’età di 95 anni.

Con il suo coraggio e determinazione ha ispirato il mondo. Di seguito alcune sue frasi che rappresentano il suo spirito e il suo senso di vita:

1) Un vincitore è un sognatore che non si è arreso.
2) Ho imparato che il coraggio non è la mancanza di paura, ma la vittoria sulla paura. L’uomo coraggioso non è colui che non prova paura ma colui che riesce a controllarla.
3) Provare risentimento è come bere veleno sperando che ciò uccida il nemico.
3) Le difficoltà piegano alcuni uomini ma ne rafforzano altri. Non esiste ascia sufficientemente affilata da poter tagliare l’anima di un peccatore che continua a provare, armato solo di speranza, con la convinzione che alla fine riuscirà a rialzarsi.
4) Sembra sempre impossibile finché non viene realizzato.
5) Mi piacciano gli amici dalle menti indipendenti che ti consentono di vedere i problemi da angolazioni diverse.
6) I veri leader devono essere in grado di sacrificare tutto per il bene della loro gente.
7) Una preoccupazione di base per il gli altri nella nostra vita individuale e di comunità può fare la differenza nel rendere il mondo quel posto migliore che così appassionatamente sogniamo.
8) Tutti possono migliorare a dispetto delle circostanze e raggiungere il successo se si dedicano con passione a ciò che fanno.
9) L’educazione è l’arma più potente che si può usare per cambiare il mondo.
10) Esseri liberi non significa semplicemente rompere le catene ma vivere in  modo tale da rispettare e accentuare la libertà altrui.
11) Se potessi ricominciare da capo, farei esattamente lo stesso. E così farebbe ogni uomo che ha l’ambizione di definirsi tale.
12) Bisogna guidare da dietro lasciando credere agli altri di essere davanti.
13) Non mi giudicate per i miei successi ma per tutte quelle volte che sono caduto e sono riuscito a rialzarmi.
14) Odio intensamente le discriminazioni razziali, in ogni loro manifestazione. Le ho combattute tutta la mia vita, le continuo a combattere e lo farò fino alla fine dei miei giorni.
15) Una buona testa ed un buon cuore sono sempre una formidabile combinazione.

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