Anche quest’anno chi arreda un immobile “in ristrutturazione” può beneficiare di una detrazione dall’IRPEF del 50% grazie al bonus mobili ed elettrodomestici.
Ma dal 1° gennaio 2024 il limite delle spese a cui si applica l’agevolazione è diminuito a 5.000 euro.
Dal 1° gennaio, infatti, il raggio d’azione dell’agevolazione è diminuito: dai 16.000 euro del 2021 l’importo massimo è sceso a 5.000 euro.
Per ottenere il bonus non è necessaria una domanda. L’accesso all’agevolazione avviene tramite la dichiarazione dei redditi se si possiedono i requisiti richiesti dalla legge, ossia:
● acquisto di mobili e grandi elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica;
● realizzazione di specifici interventi edilizi, sia su singole unità immobiliari residenziali, sia su parti comuni di edifici, nel rispetto delle condizioni previste;
● pagamento con bonifico, carta di debito o credito.
Ma si faccia attenzione!
Il bonus mobili ed elettrodomestici 2024 spetta ai cittadini che arredano un immobile ristrutturato con lavori avviati a partire dal 1° gennaio 2023.
Non si tratta, quindi, di un’agevolazione autonoma, ma legata alla fruizione del bonus ristrutturazione. Solo chi beneficia della detrazione per gli interventi edilizi può beneficiare anche del credito d’imposta per l’arredamento.
La detrazione è ammessa anche se i beni sono stati acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento.
I documenti da conservare sono:
l’attestazione del pagamento (ricevuta del bonifico, ricevuta di avvenuta transazione, per i pagamenti con carta di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente) le fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.
Lo scontrino che riporta il codice fiscale dell’acquirente, insieme all’indicazione della natura, della qualità e della quantità dei beni acquistati, è equivalente alla fattura.
Rispettando tutte queste prescrizioni, la detrazione può essere fruita anche nel caso di mobili e grandi elettrodomestici acquistati all’estero.
Come dicevamo, l’agevolazione dev’essere indicata, da chi ne ha diritto, nella dichiarazione dei redditi. La detrazione d’imposta riduce l’importo dell’Irpef da versare e deve essere ripartito in dieci quote annuali di pari importo.