Il suo “Stop al genocidio” dal palco della finale di Sanremo ha scatenato polemiche infinite, un incidente diplomatico con l’ambasciatore israeliano Alon Bar e dopo il caso di Domenica in: forte l’attesa, come riporta Ansa.it, per la sua partecipazione come ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa.
Fazio ha detto per lui: “Stop alle guerre, ai respingimenti, alle ingiustizie e a chi dice aiutiamoli a casa loro“.
Parlare di pace è diventato qualcosa di divisivo, a scuola ci si facevano i temi, ha osservato Fazio: “Sentiamo quella frase per tutta la vita. Fa strano sentire che ora non si può, ha continuato Ghali.
L’artista milanese, con genitori tunisini, ha ricordato che la canzone Casa Mia è stata scritta prima della strage di Hamas del 7 ottobre. Ghali ha raccontato la sua crisi di successo “che ti fa perdere l’innocenza. Ero annebbiato, non riuscivo a fare la mia vita normale, sono andato dalla psicologa, mi sono fermato per un anno e mezzo, volevo tornare autentico. Accontentarmi non mi faceva stare bene, l’unica cosa era tornare puro, me stesso. Vivo in un quartiere alla periferia di Milano, fino ai 23 anni ho dormito con mia madre, da poco ho comprato casa: sono stato un ultimo e lo sono ancora adesso“. L’arte – ha detto – “è una stanza creativa per chi soffre, l’unico modo che abbiamo per far diventare pietra preziosa il nostro dolore”.
Ghali, ha ricordato Fazio, è stato nel 2023 inserito nella lista di Time delle 100 persone che possono plasmare il mondo, nel 2022 ha partecipato alla campagna di fondi per la ong Mediterranea donando l’imbarcazione Bayna, come il suo pezzo cantato in arabo che ha emozionato a Sanremo la serata delle cover. A novembre i suoi concerti nei palazzetti, con alcune date già sold out.