Il Giornale del Salento

Ancora con questo fascismo?

Ancora questa storia del fascismo? E basta! Negli ultimi trent’anni pare che l’argomento del giorno sia il ritorno del fascismo. Tutto iniziò con la discesa in campo di Silvio Berlusconi e con la sua alleanza con Alleanza Nazionale, il partito allora capeggiato da Gianfranco Fini. Si parlò subito di pericolo fascista. Alleanza Nazionale era l’erede del partito di Mussolini, ergo, bisognava stare attenti poiché il pericolo era reale. 

Oggi, il copione si ripete con Giorgia Meloni. Trent’anni dopo cerco di ricordare quali fatti gravi, antidemocratici e tirannici, si verificarono con i governi di centro-destra. Sinceramente non ne ricordo alcuno. Anzi, se proprio vogliamo dirla tutta, la tirannia la subì il Cavaliere, sia quella mediatica, sia quella giudiziaria. Non ricordo nemmeno in quanti processi fu coinvolto Berlusconi, dai quali, tranne uno, venne fuori senza condanne. 

Per carità, le opinioni sono importanti e, in un regime democratico devono essere espresse e rispettate. Ma credo che i fatti realmente accaduti non dovrebbero essere soggetti ad opinioni, quanto, piuttosto, a constatazioni.

È un dato di fatto che nessuno venne giustiziato in seguito a processo sommario, né esiliato per avere espresso un parere contro il governo di allora. Anzi, nelle trasmissioni di Berlusconi ci andavano, di certo non per spendere una sola parola a favore del Cavaliere, giornalisti come Gad Lerner, Marco Travaglio e “compagni”. Molti di loro sono noti al pubblico per non essere proprio simpatizzanti della Destra (sono di Sinistra?). 

La prova del fatto che Berlusconi ed il centro-destra erano benvoluti dagli italiani furono i cittadini stessi a darla facendolo tornare a capo del nostro Paese più di una volta, senza contare che il centro- destra vanta il             Governo più longevo della storia repubblicana, dato che riuscì a stare al Governo una intera legislatura e in un successivo governo fu vittima di un tradimento che lo fece cadere contro la sua volontà.    

Quindi, ripeto, qualcuno ricorda atti di violenza e di repressione della polizia o dell’esercito? Venne messa a tacere l’opposizione? Gli intellettuali contrari ai governi del centro-destra vennero esiliati? Non mi pare. Al contrario. L’antifascismo imperversava anche nei palinsesti di Mediaset e tra i suoi autori. Non era forse democrazia?

Non bastano le innumerevoli smentite per ritenere scongiurato il rischio di un ritorno dei fantasmi del passato? Era già paradossale nel 1994 che il fascismo tornasse dopo cinquant’anni dalla sua sconfitta, pensate oggi che ne sono trascorsi ottanta.

Invece, ancora oggi siamo costretti a subire assurde rievocazioni di regimi oramai inesistenti.

Ma quel che mi pare più strano è che degli attuali regimi nessuno parla. Quali? Quelli comunisti della Russia, della Cina, della Corea del Nord, di Cuba, degli innumerevoli Paesi dell’ex URSS e dell’Africa.

Così come si parla sempre di vittime del Nazifascismo e nessuno parla mai delle vittime delle Foibe.

Andiamo avanti?  Meglio di no!

                                                                                              

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