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sabato, Settembre 7, 2024

Dall’attivismo al simbolo: la Festa della Donna tra storia e tradizione

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Il mondo si tinge di colori vivaci, di fiorellini e di innumerevoli manifestazioni di affetto. È la Festa della Donna, un’occasione speciale in cui si celebra la forza, la determinazione e il contributo straordinario delle donne in tutte le sfere della vita. Questa giornata non è solo una celebrazione, ma un riconoscimento di secoli di lotta, conquiste e progressi nella ricerca dell’uguaglianza di genere. Ha le sue radici in una storia di attivismo e rivendicazione dei diritti delle donne.

La festa della donna viene spesso collegata a due avvenimenti storici.

Il primo risale al 1911, ed è quello che per molti diede origine a questa festa. L’8 marzo di quell’anno un gruppo di operaie di un’industria tessile di New York scioperava da diversi giorni contro le terribili condizioni in cui si trovavano a lavorare. Per stroncare la protesta, i proprietari dell’azienda avevano bloccato le uscite della fabbrica, impedendo alle operaie di uscire.

A un tratto però qualcosa andò storto e scoppiò un incendio che uccise ben 134 lavoratrici. Tra queste donne c’erano molte immigrate (anche italiane) che cercavano solo di migliorare la propria condizione di vita.

Il secondo evento storico allo stesso modo dimostra l’impegno delle donne per i propri diritti e la propria libertà ed è legato alla Rivoluzione di febbraio in Russia, durante la Prima Guerra Mondiale. Nella giornata dell’8 marzo 1917 oltre a tutti gli uomini in rivolta, anche molte operaie russe scesero in strada a protestare contro lo zar e perciò questa data viene ricordata come determinante per la storia del genere femminile.

Ma allora evento ha portato effettivamente ad ufficializzare la festa della donna?

La Giornata Internazionale della Donna, questo è il suo vero nome, ebbe un’origine molto più ordinaria, più semplice, collegata al clima politico di inizio Novecento, quando la popolazione femminile cominciava a organizzarsi per reclamare maggiori diritti (tra cui, soprattutto, il diritto al voto).

Nel 1909 infatti fu il Partito Socialista americano a lanciare l’idea di una giornata dedicata all’importanza delle donne all’interno della società che in effetti venne celebrata il 23 febbraio di quell’anno.

La proposta volò oltre i confini nazionali e venne ripresa dall’attivista Clara Zetkin nel 1910 durante la seconda Conferenza Internazionale delle Donne Socialiste tenutasi a Copenaghen, in Danimarca.

Da quel giorno ogni Paese cominciò a scegliere una data sul calendario da dedicare alla figura femminile. Fu solo nel 1921 che si pensò a un’unica data internazionale e probabilmente la scelta cadde sull’8 marzo per ricordare la protesta del 1917. Quindi in un certo modo fu proprio la manifestazione contro lo zar a sancire il giorno, ma sicuramente non fu l’origine diretta della ricorrenza della festa della donna.

E a ciò si aggiunge che dal 1946 la mimosa diventa il simbolo di questa ricorrenza.

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