“Il mulino di Limetz” di Claude Monet (1840-1926) sarà uno dei pezzi forti della ’20th Century Evening Sale’ che si terrà a maggio a New York da Christie’s durante la settimana delle grandi aste primaverili. L’opera è offerta dal Nelson-Atkins Museum of Art di Kansas City e dagli eredi di Ethel B. Atha. I proventi della vendita del museo andranno a beneficio delle future acquisizioni artistiche del Nelson-Atkins Museum of Art. Il capolavoro del pittore francese è valutato con una stima d’asta di 18-25 milioni di dollari (16-23 milioni di euro).
L’annuncio dell’asta di Christie’s arriva a pochi giorni dalla data esatta che segna il 150° anniversario della prima mostra impressionista a Parigi (15 aprile 1874).
“Il mulino di Limetz” è una delle due tele più importanti di Claude Monet che raffigurano il mulino di Limetz-Villez, vicino a Giverny, dove si trovava la sua casa-atelier immersa nella campagna. Dipinto nel 1888, questo capolavoro rappresenta un prologo allo sviluppo delle serie di Monet, che diventeranno un punto fermo della sua ultima parte della carriera. Caratterizzato da una luce caleidoscopica e abbagliante che si riflette e scintilla sull’acqua che scorre dolcemente e sul fogliame frusciante, il risultato pittorico di Monet irradia il colore con profondità e complessità attraverso strati di pigmento densi, ricchi e sontuosi.
Il dipinto porta con sé una provenienza impeccabile, emblematica dell’importanza del mecenatismo americano nel quadro storico del movimento artistico impressionista tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. Due anni dopo il suo completamento, nel 1888, l’illustre mercante d’arte Durand-Ruel acquistò il dipinto da Monet; poco dopo fu acquistato dal collezionista Lucien Sauphar, presso il quale rimase fino al 1936. Acquistato poi congiuntamente da Durand-Ruel e M. Knoedler & Co. il dipinto attraversò l’Atlantico e fu acquistato dalla celebre coppia di collezionisti di Kansas City Joseph S. e Ethel B. Atha. Nel 1986, grazie a un lascito parziale, l’opera è entrata a far parte del Nelson-Atkins Museum. Da allora, l’opera è stata condivisa tra il museo e la famiglia Atha. Il quadro si trova al museo dal 2008. (AdnKronos)