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sabato, Novembre 23, 2024

Museo della Preistoria di Nardò. La scienza “partecipata”: le ricerche diventano laboratorio

GIORNATA INTERNAZIONALE DEI MUSEI 2024

Da Leggere

Appuntamento sabato 18 maggio (ore 9:30) al Museo della Preistoria di Nardò

In occasione della Giornata Internazionale dei Musei, sabato 18 maggio il Museo della Preistoria di Nardò ha organizzato il workshop dal titolo Segua quella selce! (Determinare la provenienza dei geomateriali utilizzati in Preistoria), in programma alle ore 9:30 presso la sede del Museo, in piazzetta Sant’Antonio.
La selce è uno dei materiali maggiormente utilizzati in Preistoria. Opportunamente lavorata per confezionare strumenti di vario tipo, testimonia la presenza e l’attività dei gruppi umani preistorici sul territorio. A differenza di molti materiali deperibili che non si sono conservati, la selce, roccia quasi esclusivamente costituita da silice microcristallina, rappresenta spesso una delle più comuni tracce di frequentazioni preistoriche che è giunta sino a noi. È quindi molto importante analizzare ogni aspetto di questi manufatti per ricavare tutte le informazioni utili a ricostruire i comportamenti dei gruppi umani che l’hanno impiegata nelle loro attività.
Analizzando riproduzioni sperimentali di manufatti litici, i partecipanti al workshop faranno esperienza delle attività di studio condotte sui reperti provenienti dai siti archeologici di Portoselvaggio e oggi conservati e studiati nel Museo. È prevista la compilazione di una scheda per registrare gli aspetti archeologici del manufatto (cos’è, dimensioni, orientamento, descrizione del ritocco, ecc.). Saranno quindi analizzate tutte le caratteristiche che contribuiscono a determinare la provenienza della selce, prima quelle osservabili ad occhio nudo (colore, la struttura, tipo di cortice), per poi passare all’osservazione del manufatto al microscopio per individuare i microfossili e i grani minerali presenti all’interno. Sulla base di queste informazioni sarà dunque possibile fare un “identikit” del manufatto e determinare l’ambiente di formazione della selce (mare profondo, scarpata, piattaforma interna, ecc.), la natura del giacimento da cui la selce è stata raccolta per essere lavorata (primario o secondario) e la possibile provenienza.
Una parte dello studio dei paesaggi stratificati del Distretto della Preistoria di Nardò, dunque, viene “restituito” in forma di questo laboratorio coordinato da Jacopo Contorti (Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro). Non a caso, in occasione della Giornata Internazionale dei Musei, che quest’anno ha come tema Musei, educazione e ricerca. Da alcuni anni, infatti, il Museo conduce un’intensa attività di ricerca per implementare le conoscenze sui gruppi paleolitici che abitarono il territorio. Anche attraverso la collaborazione avviata tra l’equipe di archeologi e paleontologi del Museo con i ricercatori diretti dal prof. Giacomo Eramo nel Dipartimento Scienze della Terra e Geoambientali dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, che ha elaborato un protocollo di analisi multiparametriche non distruttive. Grazie a questa sinergia, il civico Museo neretino è beneficiario di un progetto finanziato con fondi POC PUGLIA FESRT-FSE 2014/2020. Un lavoro condiviso che non si limita solo all’analisi dei materiali archeologici conservati all’interno del Museo. La conoscenza dei litotipi utilizzati dai gruppi umani che abitarono la Baia di Uluzzo e la zona di Portoselvaggio passa, infatti, anche attraverso la realizzazione di nuovi campionamenti geologici utili ad una maggiore comprensione del potenziale selcifero del territorio neretino nello specifico e del Salento più in generale. Questo workshop nasce proprio nell’ambito di questo progetto, che ha tra le proprie finalità il miglioramento delle conoscenze, ma anche della fruizione e della partecipazione all’eredità culturale.
L’iniziativa (patrocinata dal Comune di Nardò) è programmata da Nomos Servizi per la Cultura del Patrimonio (soggetto gestore del Museo) di Silvia Strafella, in accordo con la direzione scientifica del Museo, è organizzata in collaborazione con il Laboratorio dell’Ecomuseo dell’Archeologia Costiera di Nardò e si svolge in sinergia con gli assessorati ai Parchi e a Cultura e Musei.
La Giornata Internazionale dei Musei, è stata istituita da ICOM, il Consiglio Internazionale dei Musei, a partire dal 1977. Il tema promosso quest’anno valorizza il ruolo culturale e sociale dei Musei attraverso l’obiettivo Museums for Education and Research (Musei, educazione e ricerca), con l’intento di far emergere la loro funzione come centri educativi dinamici, capaci di stimolare la curiosità, la creatività e il pensiero critico, e di contribuire alla ricerca e alla diffusione di nuove idee. Nell’ambito di questa giornata, dal 2020 vengono inoltre sostenuti gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, che, per l’anno in corso, perseguono in particolare il raggiungimento di un’educazione di qualità, inclusiva ed equa, utile a promuovere opportunità di apprendimento per tutti e la costruzione di infrastrutture resilienti, per promuovere un’industrializzazione inclusiva e sostenibile e favorire l’innovazione.
La partecipazione all’attività è gratuita, ma è gradita la prenotazione al numero di telefono 349 6799790.

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