Ripetere la figuraccia contro la Fiorentina era impossibile, ma resistere come ha fatto il Lecce per oltre 70 minuti al Napoli non era per nulla scontato.
La squadra è parsa equilibrata, solida, lottatrice. Il Lecce veniva a giocare una partita difficilissima, in casa della capolista Napoli, che non aveva la minima intenzione di cedere punti ai salentini.
Mister Gotti proponeva una formazione che doveva tener conto delle forzate assenze di Gilbert (infortunato) e Gallo (squalificato) e, inoltre, in considerazione della delicatissima sfida di martedì contro il Verona, il tecnico di Adria decideva di far partire dalla panchina Rebic e Pierret.
Pertanto, in difesa, oltre alla coppia dei centrali, costituiti da Baschirotto e Gaspar, il Lecce arretrava Dorgu a terzino sinistro e inseriva Pelmard a destra. A centrocampo, accanto a Ramadani veniva posizionato Coulibaly, mentre a Rafia veniva affidato il ruolo di sotto punta, con necessità però di aiutare, e non poco, in fase difensiva. Gli esterni erano Pierotti, a destra, e Banda, finalmente recuperato, a sinistra. In avanti Krstovic era confermato come punta centrale.
Da parte sua, il Napoli di Conte, in considerazione della gara contro il Milan, portava in panchina Kvaratskhelia e Politano, inserendo sugli esterni Ngonge e il terribile Neres. Buongiorno e Rahmani erano i difensori centrali, Di Lorenzo e Olivera spingevano sulle corsie laterali, mentre Anguissa era deputato a recuperare palloni e far ripartire l’azione in verticale, laddove McTominay era spesso vicino a Lukaku, unica punta.
Il Lecce inizia il match con una certa personalità, ma già al 6′ il Napoli è pericoloso sul lato di Dorgu e Banda, laddove agisce Anguissa che spesso aziona Ngonge.
Il primo corner per il Lecce è al 12′, ma senza effetto. Comunque i salentini rifiatano dopo una prima pressione del Napoli. Al 13′ Ngonge finalizza una buona ripartenza partenopea iniziata da Neres, rallentato dall’eccellente Rafia.
Al 16′ Dorgu va al tiro da fuori dopo un bel dialogo con Banda, che rivela come su quella fascia di sinistra il Lecce riparta. Sempre da quel lato, Di Lorenzo viene ammonito per aver impedito un contropiede giallorosso al 18′.
Al 26′ il Napoli passa in vantaggio su un errore di Dorgu che lascia libero Ngonge, ma la parata di Falcone è prodigiosa e il gol successivo è in offside.
Il Napoli alza il ritmo e preme vedendo il Lecce in difficoltà.
Un minuto dopo McTominay ha una grande chance di testa, ma spedisce sul fondo.
Al 32′ è il Lecce ad essere pericoloso in contropiede e al 33′ Baschirotto impegna severamente Meret sul corner battuto da Rafia, ma il difensore salentino non riesce a angolare il colpo di testa a pochi passi dal portiere friulano. È l’occasionissima che il Lecce non capitalizza.
Banda insiste con una percussione sull’out di sinistra che crea il panico tra i padroni di casa.
Al 41′ Ngonge impegna dalla distanza Falcone che si deve rifugiare in angolo.
All’ultimo minuto di recupero il Napoli ha una chance da corner, ma il Lecce si chiude e va a riposo sullo 0-0.
Nel secondo tempo, il Napoli parte all’attacco e ottiene subito un angolo, che non produce alcun effetto.
Pelmard ha difficoltà a tenere Neres e i salentini arretrano pericolosamente. Al 9′ Lukaku sbaglia un’altra occasione di testa, tutto solo al centro dell’area, su sponda di Bongiorno.
Al 11′ Conte cambia Ngonge per Politano.
Al 67′ su cross di Banda Buongiorno rischia la clamorosa autorete, ma la palla termina sopra la traversa.
Un minuto dopo doppio cambio per Gotti. Dentro Pierret e Sansone e fuori Rafia e Banda.
Anche Conte sostituisce Neres e Gilmour, facendo entrare Raspadori e Kvara.
Al 72′ il Napoli va in vantaggio con Di Lorenzo su una mischia in area di rigore, dopo due interventi di Falcone, un po’ impreciso nel bloccare la palla.
Al 75′ Raspadori ha la chance per chiuderla su assist di Lukaku, ma tira alto.
Al 76′ Rebic entra al posto di Coulibaly.
Al 79′ Krstovic prova dalla grande distanza, ma calcia sul fondo.
A pochi minuti dalla fine entra anche Oudin.
Al minuto 86′ vi è una punizione pericolosa per i giallorossi, sul cui sviluppo il tiro di Dorgu termina a lato.
Nonostante i 4 minuti di recupero il Lecce non riesce a creare e il Napoli si porta a casa l’intera posta in palio.
All’ultimo minuto di recupero il Napoli ha una chance da corner, ma il Lecce si chiude e va a riposo sullo 0-0. La squadra giallorossa ha fatto la sua dignitosa gara e ha avuto anche una grande occasione con Baschirotto nel primo tempo. Per il resto, i salentini hanno sofferto soprattutto nella ripresa, ma hanno ben contenuto i partenopei. Buone le prestazioni di Banda, Dorgu e dei centrali. Bene anche Rafia e soprattutto Ramadani.
Il Lecce si veniva a giocare una partita difficilissima, in casa della capolista Napoli, ha dimostrato che una seria reazione c’è stata, ha dato vero filo da torcere alla capolista. I tifosi leccesi avranno potuto vedere che “qualcosa si muove” anche in vista di un futuro più roseo, dopo questo triste e grigio passato.
Martedì la partita chiave sarà contro il Verona dove il Lecce giocherà per i 6 punti (3 per la classifica + 3 rispetto alle ipotetiche concorrenti).