Al fischio finale dell’arbitro un sospiro di sollievo si è levato dagli animi dei tifosi leccesi. Una partita conclusa undici contro nove, ma con la tensione di chi non vede l’ora che tutto finisca. Alla fine di buono c’è solo il risultato finale che porta tre punti ad un Lecce che sembra arrancare in fondo alla classifica. Si tratta comunque di un sorriso un po’ amaro per quello che si è visto in campo.
Eppure le speranze erano tante dopo la sconfitta di misura in casa del Napoli. Incontrare l’Hellas Verona che veniva da una sconfitta pesante con l’Atalanta poteva essere l’occasione buona per dare una scossa alla classifica ai danni di una potenziale diretta concorrente. La squadra salentina è scesa in campo con tutte le buone intenzioni per vincere la partita. Il primo tempo è stato tutto di marca giallorossa. Un palo, due reti annullate da un VAR che solo nel secondo tempo restituirà in parte la gioia ai leccesi. Falcone, portiere non avuto un gran da fare; solo nel secondo tempo un tiro da fuori di Suslov respinto a pugni uniti.
A distinguersi sulla fascia un Banda incontenibile, in più di un’occasione abbattuto dalla difesa veronese, ma anche insaziabile, ostinato a chiudere la sua corsa tirando in porta. Ma forse passare la palla potrebbe essere la soluzione ai suoi sforzi. Dorgu efficace nelle conclusioni e comunque rimane un punto di riferimento chiaro per i compagni. Per una sua fuga per la vittoria verso l’area avversaria si è registrata la prima espulsione ai danni di Jackson Tchatchoua. Poco prima i due calciatori, a parti invertite, erano stati protagonisti di un goal poi annullato per un fallo di Dorgu sul difensore veronese. Sempre nel primo tempo la seconda rete annullata a Dorgu, questa volta per fuorigioco.
Nonostante la superiorità numerica in Lecce nel secondo tempo non riesce ad essere incisivo, particolarmente dopo il goal al 51°. Non è riuscito a fare molto, a concretizzare un lavoro di ricamo di tanti passaggi intorno al centro campo. Ad impostare il gioco ci prova Baschirotto, con a fianco un affidabile faro come Gaspar, utile in difesa e come sponda sui calci d’angolo davanti alla porta avversaria. Sulla sinistra è tornato Gallo, sempre energicamente pronto a difendere e a spingere e crossare in area dalla sinistra. Da registrare solo un doppio tiro di Morente sul torace del portiere avversario Perilli.
Dopo la girandola delle tante sostituzioni, la situazione non cambia. Anzi nonostante la seconda espulsione di un nervosissimo Reda Belahyane, che lascia i compagni in nove, la partita si chiude con un Hellas Verona all’arrembaggio e un Lecce che cerca di guadagnare tempo, quasi con la paura di perdere altri punti importanti come contro il Parma.
Il prossimo appuntamento per la squadra salentina sarà a Bologna il 2 novembre, una giornata che si spera sia funesta solo per la squadra emiliana.