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venerdì, Gennaio 3, 2025

Como – Lecce. Una sconfitta che non era da fare

Da Leggere

Tonio Rollo
Tonio Rollo
Docente di religione cattolica responsabile della pastorale scolastica della diocesi di Lecce

Scontro diretto tra due squadre che hanno bisogno di allontanarsi dalle sabbie mobili della zona retrocessione e il coltello tra i denti lo hanno azzannato già all’atto del loro ingresso in campo.  Nelle dichiarazioni pre-partita i due allenatori hanno cercato di essere cauti, simulando rispetto per l’avversario ma coscienti dell’importanza dell’incontro all’insegna: “il campionato è lungo e difficile, ma questa partita è fondamentale”. Ad un punto di differenza in classifica le due squadre si sono studiate per tutto il primo tempo.

Ai punti, se fosse un incontro di boxe, avrebbe avuto la meglio la squadra del lago su quella dei due mari per la traversa di Putrone e il rigore di Nico Paz. Dall’altra il Lecce non ha tirato mai in porta, ma ha provato più volte qualche sortita in contropiede, ma con scarsi risultati. Da sottolineare la parata con il piede di Falcone su rigore e sui tiri da fuori del ventenne argentino. Tutti si aspettavano il duello tra giovani promesse: Nico Paz e Dorgu, ma il vero confronto che si è visto è stato quello tra il portiere salentino e il centrocampista comasco. Il risultato positivo che viene dall’ex di turno, questa volta non è venuto dall’attaccante che fa goal, ma dal portiere che da ex-comasco lo salva.

Il secondo tempo si apre subito, dopo pochi minuti, con il goal del Como sempre grazie al già citato Nico Paz che da fuori area, tira male, pizzica il palo e segna. Anche in questo caso la difesa lo lascia solo, gli permette di tirare. Non è la prima volta che il Lecce prende una rete del genere.

Per il resto del secondo tempo il Como ha dominato il gioco. Sulla sinistra Fadera ha fatto il bello e il cattivo tempo. Il Lecce non ha saputo o potuto tirare in porta. Nonostante i cambi (Rebic e Oudin) non è riuscito ad impostare un gioco che permettesse di scalfire la difesa avversaria. Anzi è stato il Como che, una volta sbloccatosi, ha tentato in più occasioni di andare in goal. Qualche volta è stata la bandierina dell’assistente di linea, altre volte Coulibaly a salvare l porta sulla linea. Alla fine provaci e riprovaci è arrivato il secondo goal con Cutrone che torna a segnare dopo tanti tentativi e dopo mesi di astinenza.

Si è vista una squadra salentina fuori dai giochi quasi per tutto il mach. Nelle poche occasioni che ha cercato una fuga per la vittoria ha sbattuto contro la difesa avversaria o per una poco efficace manovra.

Un anno si chiude non nel migliore dei modi, con un organico che ha palesato le sue carenze. Si è vista chiara la difficoltà del Lecce ad uscire con ordine dalla difesa e ad impostare una manovra che potesse portare ad essere efficaci. Questa sconfitta con una diretta avversaria non era proprio da fare.

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