di Fabio Cavallo
Anche Casarano rivive in maniera fortemente significativa i riti della Settimana Santa che vedono la graziosa Cappella dell’Immacolata, sede confraternale, il centro di tutti i riti del triduo pasquale.
S’inizia il giovedì Santo
Centinaia di persone, giovani, anziane, inferme faranno la fila per accedere nell’angusta grotta e sostare pochi minuti davanti al Cristo morto.
Nel frattempo in tutte le chiese sarà possibile visitare gli altari della reposizione. Quest’anno anche le confraternite cittadine compiranno L’antico pellegrinaggio fra gli altari della reposizione per una breve visita e una preghiera comunitaria.
Il giorno del Venerdì Santo
La sera, dopo la celebrazione dell’Azione liturgica un tempo chiamata “missa scerrata”, il momento clou dei riti sarà rappresentato dalla processione di Cristo morto e dei Misteri che uscirà dalla Chiesa dell’Immacolata alle ore 21:00.
Cinque i Misteri portati in processione, presenti le file dei confratelli vestiti in abiti penitenziali con il cappuccio in testa, i tanti portatori di statua in livrea nera, la banda che insieme al coro delle due donne intonerà il tradizionale Inno “Vieni o Morte”. Ali di folla attenderanno sui lati delle arterie interessate il passaggio della processione. Una volta rientrato il sacro corteo, la notte fra il venerdì e il sabato santo, la Confraternita dell’Immacolata allestirà in chiesa la “Desolata”. Per tutta la giornata del Sabato, un’incessante ‘ “viavai,” di folle visiteranno le statue di Gesù morto e dell’Addolorata, sistemate nel presbiterio della Chiesa in un tripudio di fiori e drappeggi.
Il clima di mesto dolore che ha caratterizzato i tre giorni di Passione saranno stemperati dalla gioia quando la Madonna della Campana, compatrona della città, durante la Veglia pasquale in chiesa madre, andrà incontro al figlio risorto, tra musiche bandistiche e fuochi, facendo concludere così i riti della settimana Santa.