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martedì, Aprile 22, 2025

Domenica 27 al Teatro Comunale di Galatone le Faraualla presentano “Culla e tempesta”

Da Leggere

Poesia e violenza, divertimento e sacrificio, guerra e resistenza, favole e dura realtà sono i temi che permeano il nuovo album delle Faraualla, “Culla e tempesta”, prodotto da Zero NoveNove in occasione del loro 30esimo anniversario di formazione. Dopo il sold out al festival RisorgiMarche, domenica 27 aprile alle 20.30 (biglietti: 10 euro, ridotto 8), il quartetto formato da Gabriella Schiavone, Teresa Vallarella, Maristella Schiavone e Loredana Savino presenta l’album al Teatro Comunale di Galatone per la Stagione di prosa “OPS! L’imprevisto diventa spettacolo”, con la direzione artistica di Mary Negro e Gabriele Polimento della cooperativa Ventinove nove e Giuseppe Bortone di Zero Nove Nove.

I brani mostrano che la voce non ha confini, 14 tracce diverse, cover e brani originali, testi in italiano, in dialetto, in inglese e poi, ancora una volta come nei lavori precedenti, in lingue inventate e sillabe sonore, che nascono dalla voglia di sperimentare e giocare con i suoni. Dal Mare tornano a emergere le voci di questo quartetto che per tre decenni ci ha accompagnato lungo viaggi indimenticabili, nuotando tra le espressioni vocali di etnie ed epoche storiche differenti. Per Gabriella Schiavone, Teresa Vallarella, Maristella Schiavone e Loredana Savino il punto di partenza di ogni composizione è una suggestione, un’immagine, un sentimento, descritti attraverso l’immediatezza espressiva della voce.

Infinite sono le possibilità di combinazione dei colori vocali, delle note e degli intrecci ritmici. Nel momento creativo una nota chiama quella successiva, un suono si definisce grazie a quello che accade dopo, un accordo può essere bello o brutto o debole o forte a seconda dell’accordo o della pausa che seguirà. E così, mentre si scrive, la trama di una composizione prende corpo momento per momento, fino a perdere il senso del concetto di partenza, per vivere solo di impressioni sonore. Eppure alla fine tutto torna, un filo logico unisce un brano all’altro e nella propria musica si ritrovano le letture amate, gli studi, gli amori e le proteste, i disagi e il senso di appartenenza.

Alcuni di questi brani sono nati per spettacoli teatrali, altri da fortunate collaborazioni con grandi musicisti, altri ancora da un puro divertimento. Se nei precedenti lavori ogni suono scavava per cercare risposte sull’origine della voce, Culla e Tempesta mostra l’assenza di confini che connota questo straordinario strumento.

La Puglia, per secoli terra d’incontro e di passaggio di popoli, è da sempre presente nel suono del quartetto vocale barese. Oggi si parte dal mare e si ritorna sempre lì, a Faraualla, in questa profonda e misteriosa cavità carsica nel cuore della Murgia barese.

“OPS! L’imprevisto diventa spettacolo”, la Stagione di prosa 2025 del Teatro Comunale di Galatone, è diretta dalla cooperativa Ventinovenove, vincitrice della manifestazione di interesse promossa dal Comune di Galatone, e da Zero Nove Nove in collaborazione con il Comune di Galatone e Puglia Culture e il patrocinio della Provincia di Lecce – Salento d’Amare e di Legacoop Puglia; la direzione artistica è affidata a Mary Negro e Gabriele Polimeno della cooperativa Ventinovenove e a Giuseppe Bortone di Zero Nove Nove. OPS! propone un calendario di appuntamenti, che si arricchirà nei prossimi mesi, frutto della collaborazione con diverse realtà artistiche e culturali del territorio. Non solo teatro di prosa ma anche musica, letteratura, incontri di formazione, dibattiti, laboratori, mostre ed esposizioni per una programmazione che, oltre alle sale del Teatro Comunale, si estende ad altri luoghi appartenenti alla comunità galatonese, come il giardino e l’atrio del Palazzo Marchesale e il centro storico e coinvolge un pubblico di tutte le età.

Il cartellone 2025 prende il nome dalla parola greca OPS che significa occhio ed è desinenza della parola Glaukopis, “Dea dai lucenti occhi di civetta”, riferita a Minerva-Atena, dea della sapienza e delle arti il cui animale totem è la civetta. Ma OPS! È anche l’errore inteso come l’imprevisto che scatena l’urgenza, l’innesco alla necessità di trovare la domanda giusta al momento giusto. È l’istante di consapevolezza antecedente un processo d’apprendimento dinamico in cui da ogni risposta ottenuta si genera un’ulteriore domanda che richiede a sua volta una risposta.

Info e prenotazioni: 353/4294041; 339/5745559; 329/3345515; daimon@29nove.com; www.29nove.com

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