Il progetto ha invitato studentesse e studenti a riflettere sull’eccesso di immagini e video con cui ci imbattiamo quotidianamente sul web, promuovendo un approccio critico e qualitativo alla produzione visiva. Attraverso il riuso creativo di materiali d’archivio e l’ispirazione a opere di registi e fotografi è stato adottato un metodo fondato sull’ecologia dell’immagine, al fine di favorire una maggiore consapevolezza visiva, valorizzare il patrimonio iconografico di archivi storici e contrastare l’analfabetismo iconico. Il percorso ha anche permesso di esplorare luoghi e realtà culturali, grazie al contributo di numerosi partner che operano attivamente sul territorio. Nel corso dei mesi si sono alternati laboratori e workshop condotti da operatori culturali e artisti visivi: “Mappe del cuore” di BigSur e della regista teatrale Alessandra De Luca, “La lentezza dello sguardo” dell’associazione fotografica linea, “Scambiamo gli sguardi” di Transparent, “Le immagini nella lettura” di Magma, Ramdom e Pro Loco di Corigliano d’Otranto, “Frammenti” dell’artista Valeria Puzzovio, “LAC – laboratorio di animazione cromatica” dell’esperto in educazione visiva Mirco Santi e “Passioni e Visioni” a cura di Cinema del reale, festival del documentario che il 25 gennaio, sempre al Castello Volante, ha accolto la presentazione del progetto durante la una Notte speciale dedicata alla Pace.
Tutto questo lavoro ha preso forma grazie anche alla collaborazione attiva dei Comuni di Corigliano d’Otranto, Melpignano e Castrignano de’ Greci, del Castello Volante – Rete d’Impresa, e del prezioso supporto di numerosi enti culturali del territorio (Big Sur, OfficinaVisioni, Cinema del reale, Transparent, Linea, Magma aps, Ramdom, Pro Loco di Corigliano d’Otranto, KORA – Contemporary Arts center, Quercia Vallonea, Biblioteca di Corigliano). A guidare l’intero percorso, con impegno e visione educativa, la dirigente scolastica Enrica Saracino, affiancata dalla DSGA Marina De Lorenzis, dai docenti coinvolti e da una comunità educante che ha scelto di mettere al centro l’immagine come strumento di comprensione del mondo, di creazione, di partecipazione.