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sabato, Novembre 23, 2024

Dal 12 ottobre al 24 novembre | LECCE – Altre Latitudini, rassegna di teatro contemporaneo alle Manifatture Knos

Da Leggere

Dal 12 ottobre al 24 novembre le Manifatture Knos in via Vecchia Frigole 36 a Lecce ospitano la seconda edizione di Altre Latitudini. La rassegna, ideata e organizzata da Principio Attivo Teatro, con il sostegno di Ministero della Cultura e Regione Puglia, proporrà quattro spettacoli di teatro contemporaneo. In programma “Il grande spavento” di Principio attivo teatro (doppia replica sabato 12 alle 20:30 e domenica 13 alle 19), la prima nazionale di “Camise Pierte” di Simone Miglietta (domenica 27 ottobre alle 19), la performance partecipata “Non siamo niente, saremo tutto” di Zona K Ravenna Teatro (domenica 17 novembre alle 19), preceduta dal laboratorio per lavoratrici e lavoratori (dal 14 al 16 novembre – dalle 18 alle 21), per concludere con la prima regionale di “Ilva Football club” di Usine Baug & Fratelli Maniglio (domenica 24 novembre alle 19). Ingresso 10 euro (ridotto studenti 6 euro). Abbonamento quattro spettacoli 36 euro. Info e prenotazioni 3894755191 – 3277372824.

IL GRANDE SPAVENTO
La rassegna Altre Latitudini prenderà il via con una doppia replica della nuova produzione della compagnia Principio Attivo Teatro
Sabato 12 ottobre alle 20:30 e domenica 13 ottobre alle 19:00 in scena Il grande spavento“. Scritto dalla drammaturga torinese Valentina Dianaper la regia di Giuseppe Semeraro, lo spettacolo  porta sul palco le storie di  cinque uomini e donne (Dario CadeiSilvia LodiOtto Marco MercanteCristina Mileti e lo stesso Semeraro) che si recano in un centro olistico per avviare un percorso di guarigione per mezzo della connessione e l’ascolto delle vibrazioni delle piante. I personaggi sono alla ricerca di una via spirituale per uscire dal dolore delle vicende private ma quello che lentamente emerge dalla storia è la miseria e la solitudine di ogni individuo che dietro l’aspirazione a una nuova via di cambiamento nasconde delle ferite piene di un vuoto indicibile.

CAMISE PIERTE

Domenica 27 ottobre alle 19:00 si prosegue con una prima nazionale. Il giovane attore salentino Simone Miglietta, fondatore di Fraume Teatro, con la supervisione artistica di Licia Lanera e Danilo Giuva, propone “Camise pierte“. L’attore e autore porta sulla scena un lavoro a partire da un’inchiesta della giornalista Marilù Mastrogiovanni che ruota attorno alla massificazione del turismo e alla lottizzazione delle coste salentine. Un testo incalzante tra le memorie di ciò che l’estate salentina è stata e ciò che è divenuta negli anni fino a quando gli abitanti hanno visto scarnificarsi il loro lembo di terra sotto gli occhi vivendo la repentina gentrificazione delle città simbolo.

NON SIAMO NIENTE, SAREMO TUTTO

Domenica 17 novembre alle 19:00 la rassegna presenterà “Non siamo niente, saremo tutto“, una performance partecipata di Ravenna Teatro e Zona K. Il regista Alessandro Renda e il dramaturg Jens Hillje, insieme all’attore Matteo Gatta, coinvolgeranno sul palco lavoratrici e lavoratori di diversi settori per esplorare vicende personali e affrontare il tema da prospettive differenti. L’intreccio delle esperienze diventa uno strumento di indagine per trasformare la dimensione collettiva in una narrazione condivisa, un coro che si fa opera d’arte totale e scultura sociale, risvegliando il desiderio di comunità e trovando nuove forme di rappresentazione della realtà attraverso il teatro. Per preparare lo spettacolo, dal 14 al 16 novembre (dalle 18 alle 21), sempre alle Manifatture Knos, si terrà un laboratorio, condotto da Alessandro Renda, aperto a chiunque voglia mettersi in gioco e condividere il proprio percorso lavorativo.

ILVA FOOTBALL CLUB

La seconda edizione di Altre Latitudini si concluderà domenica 24 novembre alle 19:00 con la prima regionale di Ilva Football Club di Usine Baug & Fratelli Maniglio. Lo spettacolo, ispirato all’omonimo romanzo di Fulvio Colucci e Lorenzo D’Alò (Kurumy, 2016), utilizza la metafora sportiva per raccontare il sacrificio di una città e il suo impatto sulla collettività. La vicenda della più grande acciaieria d’Europa si intreccia alla leggenda di una piccola squadra nata all’ombra delle ciminiere dell’Ilva, per rappresentare il dramma di una città martoriata, oggi Taranto, ma domani potrebbe essere un’altra. Ci mostra quanto ciò che accade ci coinvolga più di quanto possiamo immaginare.

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