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domenica, Dicembre 22, 2024

‘Maledetti laziali’, anche questa volta han vinto

Da Leggere

Tonio Rollo
Tonio Rollo
Docente di religione cattolica responsabile della pastorale scolastica della diocesi di Lecce

La Lazio, guidata dall’ex Ventura, incontra il Lecce al via del Mare dopo lo scontro micidiale con l’Inter, mentre il Lecce affronta una squadra ferita ma non morta, pronta a tutto per difendere la propria posizione.
Reduce da due partite vinte, due pareggiate e una persa da quando è arrivato mister Giampaolo, la squadra salentina è scesa in campo con la voglia di continuare il suo cammino verso la salvezza, conscia di trovarsi di fronte ad una delle squadre più in forma del momento, ma che ha avuto solo la sfortuna di sbattere contro la corazzata interista.
La Lazio vista nel primo tempo, mentre si giocava ad armi pari certamente non è stata quella
vista nelle prime partite del campionato o in coppa. Niente di straordinario, tanto che se non
fosse stato complice qualche errore difensivo del Lecce il pareggio sarebbe stato il risultato più logico ed onesto. Il Lecce, infatti, si è difeso in modo molto ordinato e con costanza.
Nel secondo tempo il Lecce, nonostante l’inferiorità numerica, riparte all’attacco. Dopo appena cinque minuti pareggia con un tiro radente da fuori di Morente, al suo secondo goal in due giornate. Sarà sempre lo stesso giocatore che con i suoi tiri potenti si è messo in mostra nel corso della partita, sia nel primo tempo che nel secondo, a tempo scaduto.
L’insistenza della squadra della capitale per tutta la ripresa ha fatto maturare la conquista immeritata dei tre punti. La rete della vittoria è venuta solo negli ultimi minuti e anche in questo caso per un rinvio incauto della difesa leccese che ha messo la palla sui piedi di Marusic, da poco entrato, che ha fatto il copia-incolla della rete di Morente: tiro da fuori ad un pallone che passa in mezzo alle gambe di un’area affollata e si infila all’angolino alla destra di Falcone. Un bel regalo di Natale per i “Maledetti Laziali” (nome che si è auto-inflitto la tifoseria laziale), fino a quel punto anche nera dal livore.
Nera anche la conduzione della partita da parte del direttore di gara, non all’altezza della competizione e un po’ troppo di colore bianco-celeste.
Nel complesso Lazio molto distante da quella che si è vista fino ad oggi. Quella vista nello stadio leccese certamente non corrisponde a quella che la classifica di Seria A registra in questo momento.
Il Lecce ha giocato con compattezza e con ordine, attaccando i portatori di palla e impostando il gioco con calma e convinzione. Gli errori banali, da babbei, ci stanno e vanno ridotti a zero, particolarmente in difesa dove è pesata l’assenza di Gallo e Gaspar. Nonostante l’immeritata sconfitta ha saputo lottare contro una squadra che solo sulla carta era molto più forte, mentre sul campo non si è notata troppo la differenza. Per poter vincere Ventura ha messo in campo tutto e tutti quelli che poteva. Alla fine la vittoria è venuta come un dono di qualche babbeo… a Natale.

 

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