di Giannelli Francesca
Drogarsi di arte e bellezza si può? Lo spettacolo della bellezza può addormentare in noi tristi mortali tutti i dolori?, come diceva Ugo Foscolo nelle sue “Ultime lettere “. Evidentemente sì , visti i risultati raggiunti dalle performance canore e teatrali dello show musicale al Teatro Politeama Greco “ Aggiungi un posto a tavola “. L’amicizia è un valore sacro, infinito, immortale: è come l’amore, forse più dell’amore, come si diceva: perché è senza i tormenti di esso. Giovanni Scifoni romano doc e Lorella Cuccarini ”la più amata dagli italiani” hanno regalato in questi giorni entusiasmo, piacere, bellezza, armonia e tanto svago. Tre sold-out nelle tre serate dal 14 al 16 novembre in prima serata in abito da sera, Lecce ha accolto i romani illustri nel mondo delle paillettes nel migliore dei modi. Occhi penetranti e sguardo “che uccide” quello di Scifoni già psichiatra seduttore in “DOC – Nelle tue mani”, fiction che riesamina la necessità di reinventare la vita, se la memoria non funziona più in “un moderno sliding Doors”. Gli attori hanno regalato per mezz’ora un dialogo “a tu per tu” con il pubblico nel salone degli ospiti del Teatro Politeama Greco il giorno 15 novembre alle ore 18. Scifoni si è in quella occasione definito “ senza voce , quasi stonato “ per poi spaccare in realtà dal vivo, durante la commedia che ha fatto venire i brividi ed un certo ribollire nelle vene di entusiasmo e passione. Dalla platea tanti i commenti positivi a caldo, come quello della scrittrice milanese Alessandra Coco tra il pubblico leccese, autrice di una moderna collana di fantasy pubblicata in America ed in Italia ed ancora in vetta alle classifiche internazionali. L’ autrice ricorda con piacere le versioni televisive di decenni fa del musical così come Johnny Dorelli e il suo club di ballerini e cantanti che in bianco e nero prima e a colori poi riempivano di calore e profumi le case attraverso lo strumento magico chiamato TV. Alessandro Longobardi ha presentato dunque una produzione Viola Produzione Srl, commedia musicale di Garinei e Giovannini scritta con Jaja Fiastri liberamente ispirata a “ After me the deluge “ di David Forrest, musiche di Armando Trovajoli . .Nell’opera si ringrazia Alessandro Caria per la memoria storica dello spettacolo, si ringrazia Giancarlo Bottone in omaggio al disegno luci originali, si ringrazia la famiglia Garinei per la concessione dell’uso della voce di Enzo Garinei fratello del regista . Nel cast l’adattamento dei costumi e sartoria e’ di Francesca Grossi , aiuto sarta Giulia Balbi, il trucco Micol Bartolucci, la realizzazione delle meravigliose scenografie di Shaper Scene, la realizzazione pedana e movimentazioni scenografie di Dari Automazioni, la realizzazioni costumi Sartoria Brancaccio ed il noleggio impianti luci e audio Suono e luci, i trasporti Emanuele Fragraria, la foto locandina di Davide Musto, la foto di scena Chiara Lucarelli, videomaker Debora Manzo.
Ancora , ricordiamo l’amministratrice di compagnia Irene Angelopulos, aiuto regia Manuela Scravaglieri, assistente coreografo Vincenza Brini, vocal coach Marco Bosco, direttore di scena Alessandro Catalano, datore luci/ video Diego Balduzzi, fonico di sala Simone Della Scala, microfonista Maria Celeste Castaldini. Ricordiamo come la meravigliosa colomba che rappresenta Dio sceso sulla terra ad ammonire prima con il giudizio universale attraverso il diluvio e poi pronto a perdonare i suoi figli, sia stata addestrata da Fabio Frattari. Così Giovanni Scifoni prende in mano la colomba simbolicamente alla fine e tutto “grida al miracolo” . Anche la realizzazione degli “ inetti “ degli ultimi, dei persi quasi, con la loro rivincita e la ricerca della realizzazione e della felicità. Una prostituta, Consolazione, interpretata magistralmente da Lorella Cuccarini, che comincia a brillare per esperienza e solidità di vissuti, più che di paillettes sulle gambe sempre perfette e mozzafiato, riesce ad andare in sposa allo scemo del paese, Toto l’unico scapolo ( interpretato da Francesco Zaccari) l’eterno fanciullino rimasto “il peter pan “ tra i compaesani. Tanto fragile, quanto pietosamente incapace, sorridente e smarrito, quasi sofferente ed incredulo di fronte al mistero dell’amore e dell’unione con la bellissima Consolazione (Lorella Cuccarini):il novello sposo rinuncia eroicamente alla sua salvezza dal diluvio universale, preferendo rimanere a terra. Egli infatti scendendo dalla nuova Arca della salvezza, decide di rimanere e morire con la sua sposa, esclusa da Dio stesso e dal prete Don Silvestro ( Scifoni ) perché “straniera, diversa e peccatrice“. I portoghesi direbbero “Vamos desconstruir os preconceitos.”.
Dunque la regia cinquantenne di Garinei e Giovannini che oggi celebra la sua ragione d’essere, ha deciso la svolta epica: ossia capovolgere i pregiudizi, stravolgere i preconcetti, scegliendo tra i più fragili ed indifesi sulla Terra lo sguardo pietoso di Dio e la vera rivoluzione culturale. Decidendo così che tutti abbiamo diritto alla felicità, proprio tutti : in primis i più deboli che meritano l’amore di Dio innanzi a tutti . Per dirla secondo l’alfabeto ebraico, questa frase può essere letta come “Elohim ya’azor la’chalashim vela’chalashim”(Dio aiuta i più fragili e i più deboli . Attuale, moderna, fresca questa commedia musicale che ci invita al banchetto felice e alla salvezza completa della nostra anima, tra colori, profumi, musiche e balletti: chapeau!


