James Dean: nato l’ 8 febbraio 1931 (93 anni fa), morto il 30 settembre 1955 (69 anni fa)
La massima «Sogna come se dovessi vivere per sempre; vivi come se dovessi morire oggi», sua rielaborazione del “carpe diem” latino, ne ha fatto da bussola alla vita dentro e fuori dal set, costruendone il mito di attore ribelle e solitario, simbolo di una generazione.
Nato a Marion, nell’Indiana, James Byron Dean visse un’infanzia travagliata, segnata dalla perdita della madre quando aveva solo 9 anni e da presunti abusi sessuali (rivelati da un giornalista nel 2011). Formatosi all’Actors Studio, si mise in mostra in alcune serie televisive, su tutte The Immoralist.
Il primo incontro con Hollywood avvenne come comparsa nel 1951, quattro anni dopo arrivò il primo ruolo da protagonista ne La valle dell’Eden del grande Elia Kazan, che gli valse una nomination all’Oscar come “miglior attore protagonista”.
A consacrarlo definitivamente tra i giovani come mito ribelle furono i successivi Gioventù bruciata e “Il Gigante” (seconda nomination all’Oscar), quest’ultimo finito di girare poco prima dell’incidente mortale, di cui rimase vittima Dean nel settembre del 1955, a Paso Robles (California). Nel 1956, dopo l’uscita del film, gli fu assegnato un Golden Globe postumo come miglior attore.