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venerdì, Novembre 22, 2024

Stasera a Cutrofiano va in scena “Bandiera bianca” con Alessandra De Luca

Da Leggere

Dopo una piccola pausa, riprendono gli appuntamenti di “Crita – Festival delle arti” rassegna itinerante di teatro, alla musica e alla danza, ideata e organizzata dalla cooperativa Ventinovenove, con la direzione artistica di Gabriele Polimeno e Mary Negro, giunta alla settima edizione e guidata dal tema “Ridotti all’osso”.

Mercoledì 21 agosto a Cutrofiano, in piazza Municipio (ore 21 – Ingresso con offerta libera) va in scena “Bandiera Bianca, con Alessandra De Luca, una riflessione tragicomica sul mondo del lavoro oggi che parte da piccole, minute esperienze biografiche, dell’autrice e non solo. A fare da cornice e sfondo la città di Roma, con le sue complessità, le sue contraddizioni, le sue opportunità un attimo prima date e un secondo dopo negate, la sua variegata umanità, le sue crudezze e rudezze. È la città in cui si arriva dalla provincia del Sud a 19 anni, perché si sogna in grande, ma in meno di un mese ti ricorda quanto invece si è piccoli e fragili. “Bandiera bianca” è un gioco di andate e ritorni alla ricerca spasmodica del proprio posto nel mondo, ricerca che è della protagonista ma appartiene a un’intera generazione. L’esperienza privata dalla quale si parte è dunque solo un pretesto per dare avvio a una ricerca che diventa più universale: quella nel mondo del lavoro, in continua, rapidissima trasformazione, divenendo così esperienza in cui chiunque, almeno i nati e le nate a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta, può riconoscersi. Chi è nato prima la riconoscerà invece nelle vite dei propri figli, e chi è nato più tardi ci è ancora dentro con tutte le scarpe. Tutta questa materia in è maneggiata in maniera giocosa e dura allo stesso tempo, trattata con gli strumenti della narrazione teatrale, antiretorica e non pietista, provocatoria e politicamente scorretta.

L’appuntamento è in collaborazione con Amministrazione Comunale di Cutrofiano, Assessorato alla Cultura.

Giovedì 22 agosto il festival fa tappa a Galatone, al Palazzo Marchesale (ore 21 – ingresso 5 eurocon “Du feiss, il fascino del lato oscuro della forza”, uno spettacolo scritto da Angela De Gaetano e prodotto da Ventinovenove. In scena i direttori artistici della rassegna Gabriele Polimeno e Mary Negro che interpretano un attore ed un’attrice, in preda allo sconforto, delusi e stanchi della precarietà del loro lavoro artistico, poco pagato e poco riconosciuto. I due, per dare una svolta alla loro vita, decidono di “passare al lato oscuro della forza”. Attraversare la strada della legalità e camminare sui sentieri dell’illegalità. Forti dell’esperienza in campo teatrale, capaci di immedesimarsi e vivere altre vite, iniziano a studiare le biografie dei grandi malavitosi della storia, a documentarsi sulle loro gesta, a provare con varie tecniche e azioni criminali: la rapina a mano armata, lo scippo, l’estorsione, i rapimenti, la corruzione e la concussione, l’omicidio su commissione. La messa in scena, ironica e leggera, ha due chiavi di lettura: porta a una riflessione sulle motivazioni e le condizioni che spingono spesso le persone a vivere secondo le regole dell’illegalità spingendo lo spettatore a considerare la possibilità che anche i carnefici possono essere a loro volta vittime del sistema o della vita stessa; accende una luce sulla situazione in Italia degli operatori della cultura, sulla loro precarietà e sulla difficoltà di far riconoscere il loro lavoro. Lo spettacolo, patrocinato da Legacoop Puglia, nasce dalla collaborazione tra Ventinovenove e Radici Future.

L’appuntamento, invece, è in collaborazione con Amministrazione Comunale di Galatone, Assessorato alla Cultura.

“Crita – Festival delle arti” è una rassegna che mira a proporre un’offerta culturale e teatrale di qualità nelle aree più periferiche. Il nome “Crita” deriva da un termine tipico del dialetto locale che ha una doppia valenza: il “critare” è l’atto del gridare e del farsi sentire. Ma significa anche “creta”, argilla, materia tipica del territorio dalla cui lavorazione nascono manufatti artigianali che da sempre identificano il Salento dalle mille sfaccettature creative. Negli anni ha assunto un’altra valenza, ovvero trasformare i luoghi non usuali per il teatro o l’arte, vestendoli con “nuovi abiti” come le piazze, i frantoi, palazzi storici e altri, ospitando letterati, filosofi, musica da camera educando la comunità a viverli diversamente. Il primo artista a raccogliere la sfida fu l’attore e regista salentino, il premio UBU Mario Perrotta a cui si sono aggiunti in seguito Gianni Ciardo, Redi Hasa, Christian Di Domenico, Maria Mazzotta, Angela De Gaetano, Fabrizio Saccomanno, Franco Ferrante, Daniela Baldassarra, Mauro Racanati, Luciano Trombetta e molti altri.

“Ridotti all’osso”, è il tema dell’edizione 2024 da intendersi come l’esigenza di lasciar andar via tutto ciò che è superficiale, non necessario e tutto ciò che non è bellezza. Ma è anche una denuncia dello stato di salute del mondo della cultura e dello spettacolo dal vivo: precari nella vita e nel lavoro; relegati agli avanzi di tempo, agli avanzi economici, agli avanzi di strategie e visioni inesistenti.

“Crita diventa un progetto annuale”, spiegano gli ideatori Gabriele Polimeno e Mary Negro, “con una parentesi estiva più intensa di programmazione. Sentivamo la necessità di tracciare una direzione e seguire un percorso che non iniziasse e finisse nel solo periodo estivo, abbracciando e approfondendo diverse tematiche. A ottobre partirà ‘Crita: rosso rame’, una serie di appuntamenti su pari opportunità e disparità di genere, promosso e sostenuto dal Consiglio della Regione Puglia nell’ambito del bando ‘Futura – La Puglia per la Parità’. Alla settima edizione e alla vigilia dei dieci anni dalla fondazione di Ventinovenove sentivamo di dover andare verso nuove direzioni”.

Crita – Festival delle arti è una rassegna di teatro, musica e danza itinerante ideata e diretta da Gabriele Polimeno e Mary Negro, con la produzione della cooperativa Ventinovenove. Partner della manifestazione i Comuni di Caprarica di Lecce, Collepasso, Cutrofiano, Galatone, Bagnolo del Salento e Nardò e altre realtà private e istituzionali: Legacoop Puglia, Distretto Produttivo Puglia Creativa, Pro Loco Cutrofiano, Azienda Fratelli Colì SRL, Jata Aps, Zeronovenove Srl, Confartigianato Lecce e 34 esimo Fuso.

 

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