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venerdì, Novembre 22, 2024

San Silvestro, la notte che ricorda un pontefice. Tra storia e leggenda

Da Leggere

L’ultima notte di dicembre, il 31, che apre le porte al nuovo anno, è nota come la “Notte di San Silvestro”, come si può evincere da locandine e pubblicità varie affisse nei vari angoli del paese.

In tanti però ignorano che San Silvestro è veramente un santo, non conoscendone né la storia né l’origine.

Silvestro fu n giovane romano nato nella seconda metà del terzo secolo in una famiglia cristiana.

La sua infanzia e giovinezza furono caratterizzate dalla persecuzione dei cristiani da parte dei Romani, Con l’ Editto di Milano del 313 l’imperatore Costantino decretò la libertà di religione e la restituzione dei beni confiscati ai cristiani. E il 31 gennaio del 314 Silvestro molto amato dal popolo, sia dai  cristiani che  dai pagani  per la sua bontà, per l’aspetto angelico, per il saper parlare di Gesù e di Dio, viene nominato papa. Fu il 33° pontefice di Roma.

Silvestro fece registrare i nominativi delle vedove e degli orfani della città provvedendo ai loro bisogni. Il suo fu un lungo pontificato, durato 21  anni. Durante questo periodo sia per il governo di Costantino, primo imperatore romano cattolico che divenne poi santo e sia per il pontificato di papa Silvestro I, la città di Roma da pagana divenne la capitale del cristianesimo. A Roma in questo periodo furono  edificate molte chiese tra le quali ne ricordiamo alcune: San Pietro in Vaticano, San Giovanni in Laterano e San Paolo fuori le Mura.

La vita di Silvestro di fatti si snoda tra storia e leggenda. Queste leggende furono tramandate attraverso la Vita beati Sylvestri. La storia secondo la quale avrebbe battezzato Costantino è pura leggenda, poiché prove dell’epoca mostrano che l’imperatore ricevette il sacramenti nei pressi di Nicomedia per opera di Eusebio, vescovo di quella città. La leggenda più popolare, come si racconta in “Santi e beati“, narra che un terribile drago viveva in una caverna sul Palatino, vicino ad un lago: questo drago con il suo alito pestifero era in grado di uccidere i passanti.  Si racconta ancora che  il papa scese 365 gradini – tanti quanti sono i giorni dell’anno – per raggiungere il drago e legargli la bocca con un filo, rendendolo, così, inoffensivo.

Silvestro morì proprio il 31 dicembre del 335. Ecco perché viene ricordato in questo giorno, l’ultimo dell’anno. Le sue reliquie oggi si trovano a Roma, nella Chiesa di San Silvestro in Capite e a Nonantola (Modena) nell’Abbazia di Sant’Anselmo. San Silvestro I è patrono di muratori e tagliapietre.

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