Nel vasto panorama dei santi e dei patroni, c’è uno che, apparentemente, potrebbe sembrare a prima vita ‘fuori luogo’ tra i giornalisti moderni: San Francesco di Sales. Nato nel 1567 e canonizzato nel 1665, questo vescovo e teologo del ‘600 si è guadagnato appieno il titolo di patrono dei giornalisti. Ma perché? Scopriamo insieme la straordinaria connessione tra la sua vita, la sua missione, la sua missione e l’attuale mondo della comunicazione sociale.
Proveniente dalla nobiltà sabauda, scelse una via insolita dopo gli studi giuridici a Parigi e Padova: quella del sacerdozio. La sua nomina a coadiutore del vescovo di Ginevra, in una regione prevalentemente calvinista, fu solo l’inizio della sua rivoluzione silenziosa. In un’epoca in cui la Controriforma dominava, Francesco di Sales si distinse per il dialogo e la dolcezza, metodi fuori dagli schemi tradizionali.
La genialità di Francesco di Sales emerge ancor di più nel suo approccio innovativo alla comunicazione. Lontano dai toni polemici dell’epoca, utilizzò i manifesti e i fogli volanti come mezzi di catechesi e informazione religiosa. Un metodo che potrebbe sembrare superato oggi, ma che all’epoca raggiunse un vasto pubblico attraverso affissioni murali e distribuzioni personali.
Ma perché un vescovo del ‘600 è diventato patrono dei giornalisti nel XX secolo? La risposta risiede nella sua capacità di andare controcorrente, nella sua lungimiranza e nella sua modernità. La sua insistenza sulla dolcezza e il dialogo anziché sulla polemica lo rendono sorprendentemente rilevante e significante per tutti gli operatori della comunicazione.
E fu questa probabilmente la motivazione che portò Pio XI nell’enciclica Rerum omnium a proclamare Francesco di Sales, il 26 gennaio 1923, patrono di «tutti quei cattolici, che con la pubblicazione o di giornali o di altri scritti illustrano, promuovono e difendono la cristiana dottrina» E anche Paolo VI nella lettera apostolica Sabaudie gemma definì il vescovo di Ginevra modello dei giornalisti cattolici. È tradizione che il testo del messaggio pontificio in occasione della Giornata mondiale per le comunicazioni sociali venga pubblicato il 24 gennaio in concomitanza con la memoria liturgica del santo.
La figura di Francesco di Sales si presenta come un ponte tra passato e presente, tra la sua epoca e l’era digitale contemporanea. La sua gentilezza, il suo dialogo e la sua missione di diffondere la fede attraverso la comunicazione sono un’ispirazione senza tempo per i giornalisti moderni. San Francesco di Sales, patrono inatteso, continua a guidare con la sua pietà sorridente e il cammino della stampa e della comunicazione sociale.