Il sonno in estate può essere un continuo girarsi nel letto, magari sudati e alla fine alzarsi in piena notte per trovare qualche rimedio. Colpa del caldo, ma non solo. “D’estate si dorme sempre peggio rispetto all’inverno e il caldo non va d’accordo con il sonno. Mentre il freddo ‘concilia’ il riposo notturno, infatti quando si fa molto tardi ad un certo punto iniziamo a sentire un po’ di freddo e questo è il segnale con cui il corpo ci dice di andare a dormire. Di solito accade alle 5 del mattino, ma lo stesso meccanismo si innesca intorno alle 15, la famosa ‘pennichella’ che vorremmo tanto fare ma non possiamo Questi sono i due momenti di maggior sonnolenza, nel secondo caso si è convinti che la causa sia l’aver mangiato e l’inizio della digestione ma non è così. Poi c’è anche una igiene del sonno che va rispettata e spesso non lo facciamo, al di là di chi soffre di insonnia“. Lo spiega all’Adnkronos Salute Loreta Di Michele, pneumologa ed esperta di medicina del sonno dell’Ao San Camillo-Forlanini di Roma.
Ci sono alcune abitudini, come dormire con il proprio animale domestico, o fare sport in tarda serata, che possono agevolare o danneggiare la dolce ‘discesa’ verso il sonno? “L’uomo è sempre un animale – risponde l’esperta di medicina del sonno – e quindi soggetto a riflessi sempre cadenzati. Quindi il rispetto degli orari, nel prepararsi alla notte, dei rituali insomma. Mettersi il pigiama, lavarsi i denti, ad esempio. Si inizia a percepire che la palpebra sta ‘calando’ e quindi ci si prepara al sonno. E’ chiaro che il cellulare a letto non va bene, come l’esercizio fisico troppo intenso, eviterei di andare in palestra alle 21. Il sonno è deattivazione, l’isolamento da quello che accade intorno, ristabilisce un equilibrio“.
E gli integratori? “La pasticca di melatonina non è un ormone, si può prendere e non fa male“, risponde Di Michele che sull’animale domestico sdraiato accanto a noi nel letto, “può fare compagnia e dare sicurezza a chi ha deficit affettivi o negli anziani“. Una doccia fredda in una notte afosa può aiutarci a rilassarci e a prendere sonno? “A chi soffre di insonnia non è consigliata – conclude – mentre un tazza di latte che contiene triptofano può farci rilassare. In sintesi dobbiamo anche ricordarci di assecondare il nostro metabolismo, se siamo ‘allodole’ (mattinieri) o ‘gufi’ (tira tardi). Non dobbiamo perdere la ciclicità anche se un minimo di spostamento degli orari è tollerato, magari in vacanza facciamo degli strappi ma i ritmi biologici vanno rispettati. Capita – conclude Di Michele – spesso di curare gli insonni con una chiacchierata e non con i farmaci“.