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venerdì, Novembre 22, 2024

“150 Anni di luce e libertà”: l’Impressionismo

Da Leggere

150 anni fa, 31 artisti con un atto rivoluzionario organizzarono una mostra indipendente, cioè al di fuori delle regole ufficiali del Salon, che decidono di ‘disertare’.

Siamo al 15 aprile del 1874 e autori dal pennello geniale, tra questi  Claude Monet, Pierre-Auguste Renoir, Edgar Degas, Camille Pissarro, ALfred Sisley e Paul Cézanne furono i coraggiosi protagonisti di questo movimento di rottura da un lato e di rinnovamento dall’altro delle tecniche accademiche di pittura.

Un momento decisivo, di cambiamento perché da quella data in poi nella storia dell’arte si inserisce a pieno titolo il movimento impressionista.

In Francia per rendere omaggio ai 150 anni dalla prima mostra del movimento, nel corso del 2024 sono già previste iniziative e grandi progetti espositivi.

Un movimento di tale portata non può non coinvolgere tutta la nazione dal Nord al Sud: dal Musée des impressionnismes di Giverny , al  Museo d’arte moderna André Malraux di Le Havre. E ancora il Palais des Beaux-Arts di Lille con protagonista il grande maestro Claude Monet e la città di Limoges con  Pierre-Auguste Renoir. 

Punto centrale delle varie iniziative è ovviamente Parigi dove dal 26 marzo al 14 luglio 2024, il Museo d’Orsay mette in scena un’imperdibile mostra-evento che raccoglie ben 130 capolavori impressionisti, Parigi 1874. Successivamente la mostra farà tappa alla National Gallery of Art di Washington.

Oltre i confini francesi importante è ricordare la collaborazione l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, che presenta una mostra sul tema iconografico dei limoni, spesso rappresentato da Monet e legato alla storia della famiglia Medici.

Iniziato nel tardo XIX secolo l’Impressionismo ha scosso le fondamenta dell’arte tradizionale introducendo una nuova visione soggettiva della realtà. Le pennellate veloci, la luce vibrante e la rappresentazione della vita quotidiana hanno sfidato le norme estetiche dell’epoca, aprendo la strada a nuove possibilità espressive.

Il movimento ha resistito alla critica iniziale, affermandosi nel corso degli anni come uno dei periodi più significativi nella storia dell’arte occidentale. L’eredità dell’Impressionismo si estende oltre i confini temporali, influenzando generazioni di artisti successivi e contribuendo a plasmare la modernità artistica. La sua capacità di catturare l’effetto fugace della luce e la fluidità dell’esperienza umana ha reso l’Impressionismo un patrimonio duraturo, celebrato ancora oggi per la sua innovazione e la sua bellezza senza tempo. In questo anniversario, riflettiamo sulla sua continua rilevanza e sull’impatto duraturo che continua a esercitare sull’arte contemporanea, attraverso l’analisi, nei prossimi articoli, delle opere degli artisti più rappresentativi.

Claude Monet, Le Bassin aux nymphéas, harmonie rose, 1900, huile sur toile, H. 90 x L. 100,5cm, legs comte Isaac de Camondo 1911, Paris, musée d’Orsay. © RMN-Grand Palais (Musée d’Orsay) / Hervé Lewandowski]

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