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domenica, Novembre 24, 2024

Contro ogni ingiustizia e mafia: l’appello del Vescovo Fernando Filograna

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Nella lotta per la giustizia e la legalità, il “no alla mafia” si presenta come un imperativo categorico, un grido di resistenza che si innalza contro le oscure ombre della criminalità organizzata. La mafia, con le sue radici profonde e i tentacoli intricati, rappresenta una sfida costante per la società, minando i principi fondamentali di equità e legalità su cui si fonda ogni comunità.

La battaglia per la legalità non è solo una questione di norme e leggi, ma una sfida culturale e sociale che richiede l’impegno di ogni individuo, comunità e istituzione. È un appello alla coscienza collettiva, un invito a rompere le catene dell’indifferenza e della complicità, e a difendere con determinazione il diritto di ogni cittadino a vivere in un contesto libero da minacce e intimidazioni.

In questo contesto, emergono voci coraggiose e movimenti che si ergono contro il potere criminale della mafia, sostenendo la legalità come baluardo insuperabile.

Significante è il messaggio di Mons. Fernando Filograna, vescovo della Diocesi Nardò-Gallipoli, che attraverso una deciso ‘no’ alla mafia e ad ogni forma di criminalità propone una via luminosa e illuminata per una società fondata sulla trasparenza, la giustizia e la solidarietà.

«Nel cuore della Quaresima Casarano – afferma il Vescovo Filograna – è stata ancora una volta ferita nella sua armonia di comunità onesta e operosa. La criminalità organizzata, quella piaga che nel nostro Salento porta il nome di “sacra corona unita”, è il campo in cui si sono svolti gli eventi di sabato 2 marzo u.s., in cui ha perso la vita Antonio Afendi, il cui movente immediato è al vaglio degli inquirenti. La Chiesa che è in Nardò-Gallipoli dice ancora una volta il suo “no” ad ogni offesa alla dignità della persona e si schiera con le donne e gli uomini che combattono la battaglia della LEGALITÀ, contro ogni ingiustizia e mafia. Prego perché gli sforzi messi in atto dalla Comunità di Casarano in ambito educativo e culturale, trovino nelle nuove generazioni terreno fertile per la costruzione di una società più giusta. Le parrocchie continuino ad essere punti di riferimento importanti di aggregazione e formazione spirituale e umana, così come è proprio del cristiano che vive in amicizia con il Signore ed è consapevole del suo ministero nella società di Chiesa in uscita, luce del mondo e sale della terra (cfr. Mt 5,13-16). Si coltivi lo spirito di collaborazione in stile sinodale, tra tutte le realtà buone presenti nel territorio, civili e religiose. Faccio mio l’appello alla LEGALITÀ che in queste ore si alza sempre più forte dà Casarano e che dà voce a chi la criminalità organizzata vorrebbe rimanesse senza voce».

Questo no alla mafia quindi dovrebbe diventare una dichiarazione di intenti, un impegno a preservare i valori fondamentali che rendono possibile una convivenza pacifica, retta e fraterna. È una sfida collettiva, dove il coraggio di pochi può ispirare il cambiamento per molti. Certamente la strada per la legalità è accidentata, impervia, piena di ostacoli, ma ogni passo in avanti rappresenta una piccola vittoria contro le forze oscure che minacciano la società.  In questo contesto, la lotta per la legalità si rivela non solo come una necessità imperativa, ma come un imprescindibile dovere verso le nuove generazioni, un dovere che ci chiama con urgenza a costruire un futuro basato sulla giustizia, sulla trasparenza e sul rispetto dei diritti fondamentali di ogni individuo.

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