Sarà in libreria dal 30 aprile per Mondadori il primo libro di Antonella Di Bartolo “Domani c’è scuola“, racconto della preside siciliana che ha combattuto l’assenteismo scolastico in uno dei quartieri più difficili della provincia palermitana.
Nell’ufficio scolastico regionale un funzionario all’atto della firma del contratto le porge le sue ironiche e testuali “condoglianze”, ma Di Bartolo non si scoraggia, anzi: è proprio in quel luogo che sente di dover andare. Comincia dai genitori, ingaggiando un’azione di convincimento porta a porta, in cartoleria, dal panettiere, bussando ai portoni delle case popolari, trovandoli a volte oppositivi allo Stato, ma ancor più spesso semplicemente ignari dei diritti dei loro figli. E lentamente la scuola, su cui pendeva la minaccia della chiusura, si ripopola di studenti. La riempie poi di stimoli, di insegnanti motivati e di attività educative, facendo sì che per questi bambini e bambine, ragazzi e ragazze si aprano orizzonti interessanti e talvolta in netto contrasto con il vissuto familiare.
Il risultato è che oggi l’Istituto Sperone-Pertini è un luogo di apprendimento in cui docenti, genitori, allieve e allievi intessono insieme ogni giorno una trama di civismo.
“Domani c’è scuola” è molto più di un racconto sulla scuola e sull’istruzione: è una storia di rivincita, di scoperta di se stessi. È lo spaccato di un’Italia difficile che sceglie, però, di ritrovare la luce all’interno dell’istruzione. È la storia di una donna che, forte dei propri valori, è riuscita a cambiare le sorti di un quartiere intero e, perché no, a piantare un seme per una rivalutazione molto più ampia.
Antonella Di Bartolo (nata a Palermo nel 1969) è un’insegnante di inglese e preside dell’Istituto Sperone-Pertini di Palermo. È stata insignita nel 2019 del premio Tullio De Mauro, intitolato al grande linguista.