La foresteria di località Boncuri, allestita per l’accoglienza dei lavoratori extracomunitari impegnati in agricoltura, ha riaperto i battenti stamattina, in linea con la tempistica imposta dall’iter burocratico e organizzativo e con la data di apertura della struttura negli scorsi anni.
Entro la serata di oggi sono attesi già un centinaio di lavoratori, ma il numero degli ospiti crescerà nei prossimi giorni con l’intensificarsi della raccolta di frutta e ortaggi e quindi con l’arrivo di nuove unità lavorative sul territorio.
In tutto sono 320 i posti disponibili nel campo, finanziato con i fondi del progetto Su.Pr.Eme. 2 (Percorsi Individualizzati di Uscita dallo Sfruttamento) del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dell’Unione Europea (PON Inclusione). L’allestimento, come sempre, è stato messo a punto dal Comune di Nardò, che nelle ultime settimane ha curato tutti gli aspetti legati al trasporto, alla pulizia delle “casette” (derattizzazione e igienizzazione), alla cura del verde, alla manutenzione degli impianti idrico ed elettrico. Falegnami, idraulici, fabbri, tecnici vari hanno operato sotto la guida e la supervisione dei funzionari del settore Lavori Pubblici del Comune.
Il servizio di custodia e gestione della struttura (24 ore su 24) è stato affidato nuovamente alla sezione di Nardò del Corpo nazionale Giovani Esploratori ed esploratrici italiani. Il servizio mensa, invece, alla Fondazione Fare Oggi (braccio operativo della Caritas della Diocesi di Nardò Gallipoli) con sede a Galatone. Due mediatori culturali del Cngei avranno il compito di assistere per ogni esigenza e di fare da interpreti agli ospiti.
“In linea con una tempistica ormai collaudata negli ultimi anni – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Oronzo Capoti – il campo di Boncuri riapre i battenti ai lavoratori extracomunitari del settore agricolo. Uno sforzo importante dal punto di vista logistico e organizzativo da parte del Comune di Nardò, in prima linea nella “cordata” istituzionale che ogni anno garantisce la piena operatività di questo baluardo di accoglienza, legalità, rispetto della dignità umana”.
Allestita per la prima volta nel 2017, la struttura consta di 80 “casette” con quattro posti letto ciascuna, servite da containers con bagni e docce, oltre a moduli di servizio e un’area per il servizio di ristorazione. Una struttura momentanea pensata e allestita di concerto con la Regione Puglia e la Prefettura, per prevenire fenomeni di sfruttamento e dumping sociale. Il campo ospita i braccianti extracomunitari in regola con i documenti di soggiorno e iscritti nelle liste dei lavoratori del settore agricolo.
“Il campo di Boncuri – sottolinea la vicesindaca e assessora al Welfare Maria Grazia Sodero – ha ridotto fortemente nel corso di questi anni anni la presenza di fenomeni di illegalità sul territorio, oltre ovviamente a migliorare sensibilmente la condizione dei lavoratori. Sino al 2016 quello che accadeva qui contribuiva in maniera decisiva al marchio di città menefreghista o addirittura “schiavista” che gravava sulla città e sull’economia. Siamo fieri di aver contribuito a migliorare la vita ai braccianti”.