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giovedì, Novembre 21, 2024

Cesario Picca, il primo podista leccese a correre 10 maratone in 10 giorni, si racconta

Da Leggere

Nel 2023 sono stato il primo podista leccese a correre 10 maratone in 10 giorni. E quest’anno – con addosso i colori della mia società, Atletica Taviano 97 – mi sono ripetuto bissando la stupenda e impegnativa manifestazione che da dieci anni il Club Super Marathon Italia organizza sul lago d’Orta, in provincia di Novara. Nessuna civetteria da parte mia, ma solo l’orgoglio di poter dire fieramente che Lecce c’è. Che poi la Capitale del Barocco sia o meno ben rappresentata dal sottoscritto è un’altra questione. Sicuramente nel Leccese ci sono corridori più forti e più dotati di me, che possono senza dubbio fare meglio.

Quest’anno, poi, il sapore della riuscita è ancora più inebriante perché ho raggiunto il traguardo delle 100 maratone e ultra maratone disputate finora.

Solitamente non è facile compiere un’impresa. Ma spesso è ancora più difficile ripetersi. La prima volta la fortuna del principiante può starci, ma la seconda ci vuole per forza qualcosa in più. Non fosse altro che la messa in campo della enorme esperienza accumulata la volta precedente.

Come diceva l’allenatore americano di basket, John Wooden, “Per vincere ci vuole talento, per ripetere la cosa ci vuole carattere”.

Anche nel 2024, nel pieno caldo agostano (dal 3 al 12), mi sono voluto misurare con me stesso e pure stavolta ce l’ho fatta. Ringrazio tutti coloro, e sono stati tanti, che mi sono stati vicini nei momenti in cui ho preso questa decisione assolutamente non a cuor leggero proprio per la difficoltà che un tale impegno indubbiamente comporta e per la relativa tensione che crea.

Perché in 42 km e 195 metri può accadere di tutto e costringerti mestamente alla resa. Se poi moltiplichi quel numero magico per 10 diventa tutto ancora più dannatamente complicato. E vedere tanti amici costretti alla resa durante la manifestazione del 2023 – tra ritiri, ricoveri e controlli medici urgenti – ha reso tutto ancora più complicato. È vero che la vita ti pone di fronte a sfide ben più difficili, ma chi come me adora correre le maratone – ma credo che valga per tutti in ogni ambito – può comprendere che una sfida non portata a termine crea un turbamento d’animo con il quale è meglio non cimentarsi.

E mentre mi godo il successo appena portato a casa penso già alla prossima edizione facendomi forza con il famoso detto che non c’è due senza tre.

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