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lunedì, Novembre 25, 2024

I giorni della merla, tra leggende e curiosità

Da Leggere

I “giorni della merla” è un’espressione italiana che si riferisce ai giorni più freddi dell’anno, tradizionalmente compresi tra il 29, 30 e 31 gennaio. Esistono diverse leggende che fanno parte del folklore e delle tradizioni italiane.

L’origine della locuzione “giorni della merla” non è ben chiara. Ad esempio Sebastiano Pauli pubblica nel 1740 due ipotesi: «“I giorni della Merla” in significazione di giorni freddissimi. L’origine del quel dettato dicon esser questo: dovendosi far passare oltre Po un Cannone di prima portata, nomato la Merla, s’aspettò l’occasione di questi giorni: ne’ quali, essendo il Fiume tutto gelato, poté quella macchina esser tratta sopra di quello, che sostenendola diè il comodo di farla giugnere all’altra riva. Altri altrimenti contano: esservi stato, cioè un tempo fa, una Nobile Signora di Caravaggio, nominata de Merli, la quale dovendo traghettare il Po per andare a Marito, non lo poté fare se non in questi giorni, ne’ quali passò sopra il fiume gelato».

Secondo una tradizione i “giorni della merla” sono indicati per le previsioni del tempo a lungo termine.

Se infatti in quei tre giorni le temperature sono miti, allora significa che l’inverno durerà ancora a lungo; se invece farà molto freddo, allora l’inverno sta per finire e la primavera non tarderà ad arrivare.

Tra le leggende ricordiamo la merla nel comignolo: una leggenda narra di una merla e dei suoi piccoli che alla fine di gennaio trovarono rifugio in un comignolo, da cui uscirono dopo tre giorni di colore grigio o bruno-nerastro per via della cenere. Da quel giorno tutti i merli furono neri.

Un’altra leggenda molto simile parla dell’ira di gennaio nei confronti della merla: questa versione racconta dei dispetti che il mese di Gennaio faceva ad una merla con uno splendido candido piumaggio, scatenando piogge. Inizialmente il mese di gennaio era di 28 giorni, per questo la merla per non patire il freddo del mese che le faceva i dispetti, decise di fare scorta di provviste e non lasciare il nido per quei giorni.

Così gennaio prolungò la sua durata di altre tre giorni (29, 30 e 31), “i giorni della merla”, per riuscire a scatenare la sua ira contro la merla con pioggia, neve e venti gelidi per far crollare le temperature. Quindi la merla cercò rifugio in un comignolo per tre giorni.

Alla fine della tempesta le sue piume avevano cambiato colore, diventando bruno-nerastra o nera a causa della cenere.

Tra le curiosità si ricordi la citazione di Dante Alighieri, nella Divina Commedia facendo dire nel XIII canto del Purgatorio, all’anima di Sapia “Omai più non ti temo! / come fè ‘l merlo per poca bonaccia”.

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