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lunedì, Settembre 16, 2024

Tutto al contrario, ma va tutto bene

Da Leggere

Flavio Carlino
Flavio Carlinohttp://ilgiornaledelsalento.it
Avvocato e Dottore Commercialista Pubblicista

In un mondo al contrario, come dice il Gen. Vannacci, l’offensore attende le scuse dell’offeso. Già, perché a detta della sinistra, la locuzione “Sbirro di merda” non sarebbe un’offesa, se chiede a Piantedosi le scuse per ciò che è successo a Pisa.

Oggi è tutto normale. Caricare un blocco delle forze dell’ordine è normale, fare ricorso contro un 100 senza la lode è normale, uccidere la propria ragazza è normale, picchiare un professore è normale, aver paura di uscire da casa è normale, il numero chiuso a medicina mentre si fanno arrivare medici dall’estero (magari gli stessi ragazzi italiani che sono stati costretti ad andare a studiare all’estero) è normale, giustificare ogni cosa è normale.

Dare una manganellata per mantenere l’ordine pubblico, non è normale.

Si cerca sempre un motivo per giustificare una malefatta o, addirittura, un crimine. 

Nel frattempo, la globalizzazione avanza e le identità nazionali svaniscono. Aumentano i delinquenti, diminuiscono gli onesti, crescono gli pseudo-dotti a discapito della cultura e, come in ogni società senza valori, l’arretratezza culturale avanza.

Basta un telefonino e il problema è risolto. Il Prof. Burioni ha bocciato 400 studenti perché non sapevano diagnosticare un’influenza, ma se avessero avuto il telefono di certo avrebbero risposto. In sala operatoria sarà meglio farlo usare a tutti i chirurghi così avremo qualche probabilità di sopravvivere all’intervento. Vedremo.

Intanto, va tutto bene. Imperversano i test a risposta multipla. Quindi, se sei assistito da una buona dose di fortuna, il calcolo delle probabilità ti dà una buona mano. Niente più faccia a faccia col professore, colui il quale già dall’espressione del tuo viso capiva se avevi studiato o no e in quest’ultima ipotesi ti diceva di tornare al prossimo appello. Com’era bello fare un esame. Studiavi il manuale per la parte generale e le monografie su un argomento specifico per la parte speciale e andavi a dimostrare al professore quanto eri preparato. Ora, il libro è stato sostituito dalla dispensa, che la maggior parte degli studenti ha inteso quale esonero dallo studio: dispensa=esonero. Dei 398 studenti bocciati da Burioni, circa 390 sono rimasti sorpresi. Non se l’aspettavano. In passato, invece, provare un esame significava doverlo ripetere. Non c’erano dubbi. Il professore se ne accorgeva.

Ma cosa vorranno mai da noi questi adulti, si chiederanno i giovani. Chi lo sa? Forse recuperare il senso di responsabilità che le vecchie generazioni ci hanno insegnato? O forse un ritorno della passione per il lavoro, quello vero, come quello che ha ricostruito l’Italia dopo le due guerre mondiali?

Ne passerà di tempo prima che l’illustre professor Paolo Crepet si dica soddisfatto del rapporto genitori-figli. Mi diverte quando dice che al suo cospetto litigano i genitori con i figli ed il padre, disilluso, rivolge al figlio la fatidica domanda: cosa ti ho fatto mancare? Nulla! Risponde la madre. E il professore: è proprio questo il punto. Gli avete dato troppo.

Talmente tanto che alla fine non avendo nulla da chiedere (e da fare) s’inventa una manifestazione credendosi il Che Guevara di cui ha un manifesto nella sua stanza e del quale non ha mai letto la biografia.

Ma, tranquilli, va tutto bene. In Tv c’è “Amici”, poi “Pomeriggio 5” e, nella peggiore delle ipotesi, la partita. Va tutto bene. Vedrete!

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