Con le palme, infatti, i tre hanno scritto a caratteri cubitali sulla sabbia bianca di un atollo della Micronesia dove erano sbarcati il loro messaggio di Sos, che è stato visto dai soccorritori e sono stati tratti in salvo dopo una settimana dal loro approdo nell’isolotto, ha dichiarato Chelsea Garcia, coordinatrice della missione di ricerca e salvataggio. Lo precisa un comunicato diffuso dalla Guardia Costiera degli Stati Uniti.
L’isolotto dove i tre marinai erano rimasti bloccati si chiama Pikelot, ed è una minuscola isola disabitata delle Isole Caroline, nel mezzo del Pacifico, annessa agli Stati Federati della Micronesia. Erano stati avvistati domenica da un aereo che sorvolava la zona che ha lanciato loro una radio per stabilire le comunicazioni. I marinai hanno confermato che erano in “buona salute, che avevano accesso a cibo e acqua – ha precisato il comunicato stampa – e hanno espresso il desiderio di ottenere aiuto per tornare a Polowat, l’isolotto da cui erano partiti distante circa 185 chilometri dall’atollo dell’approdo. La loro imbarcazione si era danneggiata e non era possibile utilizzarla. Martedì mattina una nave ha salvato i tre e il loro equipaggiamento, riportandoli nell’atollo di Polowat, ha detto la guardia costiera.