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sabato, Maggio 18, 2024

Il finocchietto selvatico: dal campo alla tavola. I consigli dello chef Francesco

Da Leggere

Francesco Rizzo
Francesco Rizzo
Chef internazionale

Sapevate che il finocchio selvatico può essere usato in cucina in tantissimi modi, dalla pasta alla tisane e acqua aromatica?

Il finocchio selvatico può dare un tocco davvero interessante ai vostri piatti. Noto anche come finocchietto o finocchina, è una pianta mediterranea della famiglia delle ombrellifere. I fiori gialli appaiono da giugno ad agosto e sono conosciuti fin dall’antichità per le loro proprietà aromatiche. Il finocchietto cresce quasi in tutta Italia, anche nelle zone collinari e montane ed è facile trovarlo facendo semplicemente una passeggiata in campagne e non solo: infatti in questi giorni se ne vede tanto anche nelle strade di periferia dei nostri paesini. Domenica ne ho raccolto un po’ per aromatizzare del pesce al forno.

Il finocchietto è ricco di oli essenziali come l’anetolo, che gli conferisce il caratteristico sapore dolce e di fencone e polifenoli; risulta una pianta erbacea tra le più preziose e utilizzate in fitoterapia. In modo particolare il finocchietto è utilizzato per preparare gustose e salutari tisane naturali, ma limitare il suo utilizzo a questo sarebbe davvero un peccato.

Chef Francesco Rizzo

Ecco allora tanti nostri consigli per usarlo nel migliore dei modi.

Il finocchio selvatico nelle ricette della tradizione

Ci sono ricette italiane che prevedono l’utilizzo del finocchietto selvatico e che proprio da questa pianta aromatica sono caratterizzate. Nella cucina siciliana il finocchietto è molto usato per piatti tipici come la pasta con le sarde. Ma estremamente nota è anche la finocchiona, il famoso insaccato tipico toscano. Infine, due prodotti da forno con finocchio selvatico: i taralli pugliesi al finocchio e i finocchini del Monferrato, biscotto piemontese dalla forma molto simile a quella delle fette biscottate, riconosciuto come prodotto agroalimentare tradizionale italiano.

4 ricette facili con il finocchio selvatico

Oltre ai piatti della nostra tradizione, in quali ricette può essere utilizzato il finocchio selvatico? Ecco 4 utili e facili consigli. 

  1. Acqua aromatizzata al finocchietto

Il finocchietto può essere lasciato in infusione nell’acqua calda, ma anche in acqua fredda per preparare una profumatissima e idratante acqua aromatizzata. Aggiungete pesche noci, prugne, persino la mela verde tagliata a fette sottilissime, limone tanto ghiaccio e altre erbe aromatiche come la menta e il rosmarino. Questa bevanda è perfetta in ogni momento della giornata anche per accompagnare i pasti e ha un effetto drenante.

  1. Frittata estiva con finocchietto

Aggiungete un po’ di finocchietto alla frittata con le zucchine e altre verdure di stagione come i peperoni, i porri e le melanzane. Potete fare un mix di erbe aromatiche come basilico, prezzemolo, timo, menta, maggiorana, oppure utilizzare solo il finocchietto. Anche la tortilla spagnola, che è la mia preferita,  può essere rivisitata con l’aggiunta di questo profumatissimo fiore estivo.

  1. Polpette di alici con finocchietto

Il finocchietto sta particolarmente bene nelle ricette a base di alici e sarde perché ha un gusto dolce che contrasta il sapido. Provate le deliziose polpette di alici che si preparano tritando 400 g di alici pulite con 2 uova, 50 g di caciocavallo grattugiato, 40 g di parmigiano, 50 g di pomodori secchi tritati grossolanamente e circa 100 g di pangrattato. Aggiungete finocchietto, scorza di limone, prezzemolo, menta e sale e formate le polpette. Potete poi friggerle o cuocerle in forno a 200° per 25 minuti.

  1. Pasta al pesto di finocchietto

Con il finocchietto selvatico potete condire la pasta preparando un pesto molto semplice. Frullate 100 g di finocchietto con 80 g di mandorle pelate, 150 g di olio extravergine di oliva, 60 g di parmigiano, sale e pepe. Scegliete il formato di pasta che preferite e aggiungete anche pomodori secchi e una spolverata di taralli pugliesi sbriciolati sopra grossolanamente.

Come conservare il finocchietto selvatico fresco

Una volta raccolto potete lavarlo, asciugarlo molto bene e riporlo nel frigorifero con della carta da cucina umida intorno. Resta buono e profumato per circa 10 giorni. In alternativa potete frullarlo con dell’olio extravergine di oliva e riporlo in uno stampino da ghiaccio nel freezer per scioglierne la quantità desiderata all’occorrenza. Quando fa molto caldo potete anche lasciarlo essiccare al sole per qualche giorno per poi ridurlo in polvere.

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