Tre giorni dedicati ai sapori della Puglia alla 41esima edizione del Macfrut 2024 che si svolta dall’ 8 al 10 maggio a Rimini.
Presso l’Area Food della Regione Puglia – Dipartimento Agricoltura, sviluppo rurale ed ambientale si è parlato di Puglia contadina e dieta mediterranea.
Il Consorzio Taste&Tour in Masseria, in collaborazione con l’Istituto alberghiero “Angelo Consoli” di Castellana Grotte e la Masseria Didattica Chinunno di Altamura, ha portato un’esperienza culinaria unica per gli amanti della buona cucina e delle tradizioni locali.
Tre scuole di cucina dedicate a Daunia e Gargano, Alta Murgia e Terra di Bari, Valle d’Itria e Grande Salento.
Un ricco assortimento di prodotti tipici, dai lupini bianchi del Tavoliere alle mozzarelle di Gioia del Colle DOP, dalle friselle con pomodoro Fiaschetto di Torre Guaceto alle crostate di ricotta e marmellata di arance del Gargano IGP sino alle pucce salentine.
Nella giornata dedicata alla Terra di Bari, attenzione alle specialità dell’Alta Murgia e di Altamura come la zuppa di Lenticchia di Altamura IGP, i crostoni fritti di Pane di Altamura Dop, la cicerchia della Murgia PAT, il timballetto di cardoncelli selvatici con caciocavallo fresco e polpettine.
Un’occasione unica per scoprire e apprezzare la ricchezza dei prodotti enogastronomici pugliesi, grazie anche alla presenza dei consorzi a tutela come il Consorzio della Mozzarella di Gioia del Colle DOP, il Consorzio della Lenticchia di Altamura IGP e il Consorzio della Burrata di Andria IGP.
Tania Dibenedetto, coordinatrice del progetto e docente presso l’Istituto alberghiero “Angelo Consoli”, da tempo impegnata nella valorizzazione e promozione dei prodotti enogastronomici di eccellenza, ha sottolineato: «L’autenticità dei sapori è fondamentale per promuovere e valorizzare un territorio. Ogni piatto racconta una storia, un legame profondo con la tradizione e il territorio di provenienza. Attraverso questa iniziativa, abbiamo voluto trasmettere non solo il gusto dei prodotti pugliesi, ma anche la loro autenticità e l’amore che le persone del luogo dedicano alla loro produzione».