Con l’atto giuridico che si è svolto ieri mattina alla presenza dell’arcivescovo Michele Seccia, del delegato arcivescovile ad universitatem casuum don Vito Caputo e, soprattutto, davanti al Collegio dei consultori, l’organo deputato dal Diritto canonico ad accogliere ufficialmente la Bolla pontificia, mons. Angelo Raffaele Panzetta, è a tutti gli effetti l’arcivescovo coadiutore di Lecce. In questo ruolo sarà vicario generale della diocesi e avrà il diritto di successione una volta che l’arcivescovo Michele Seccia terminerà il suo mandato alla guida della Chiesa di Lecce.
Ecco alcuni passaggi della traduzione italiana della Lettera apostolica di nomina (SI ALLEGA LA VERSIONE UFFICIALE IN LATINO) proclamata ad alta voce dal cancelliere arcivescovile, don Vincenzo Martella (QUI IL VIDEO ).
Francesco Vescovo, servo dei servi di Dio
Al venerabile nostro fratello Angelo Raffaele Panzetta, al presente Arcivescovo di Crotone-Santa Severina, eletto Arcivescovo Coadiutore della Chiesa Metropolitana di Lecce, salute e Apostolica Benedizione.
[…]
Per questo, […] mentre svolgiamo il Nostro lavoro quotidiano sempre in obbedienza alla divina volontà, rivolgiamo con paterna benevolenza la Nostra attenzione alle necessità della dilettissima comunità ecclesiale di Lecce, il cui Pastore, il venerabile fratello, Michele Seccia, al fine di procurare un maggiore e più copioso bene spirituale al gregge a lui affidato, ha chiesto fortemente di poter godere di un aiuto per il governo della vita diocesana.
Perciò, abbiamo pensato a te, venerabile fratello, di cui abbiamo conosciuto nel servizio reso presso l’Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina, le virtù e la capacità di governo che ti hanno reso idoneo ad assumere questo nuovo ufficio, nel passaggio dai discendenti di Pitagora alle genti della Iapigia.
Orbene, dopo aver avuto il parere del Dicastero per i vescovi, in virtù della Nostra autorità apostolica, ti solleviamo dagli impegni della prima sede e ti costituiamo Arcivescovo Coadiutore di Lecce, con tutti i diritti e i doveri che competono al tuo stato. Della tua elezione informerai il clero e il popolo di questa comunità ecclesiale, ed esortiamo tutti ad accoglierti come padre da amare e maestro da ascoltare.
[…]
Dato a Roma, presso il Laterano, il 28 agosto, memoria di Sant’Agostino vescovo e dottore della Chiesa, anno del Signore 2024, dodicesimo del Nostro Pontificato.
Francesco
Al termine della lettura il cancelliere ha dato lettura del verbale che ha sancito il compimento dell’atto, verbale che è stato sottoscritto dai due arcivescovi, da due dei consultori, mons. Luigi Manca e mons. Antonio Montinaro, e dallo stesso cancelliere.
FOTO DI ARTURO CAPRIOLI