Una partita dai due volti quella tra l’Udinese e il Lecce. ciò che ha fatto la differenza è stata una punizione perfetta di Zemura che ha dato i tre punti alla squadra friulana. Entrambe le squadre venivano da una sconfitta passata per i piedi delle due compagini milanesi.
Una partita che ha visto subito partire l’Udinese convinta di fare risultato, anche i virtù del suo buon inizio di campionato, e, di fatto, i primi minuti sono stati tutti colorati di bianconero. Le occasioni non sono mancate sia con Lucca che con Kabasele. Poi con il passare dei minuti la squadra salentina esce dalla sua metà campo e riesce ad impensierire Okoye, portiere avversario. All’undicesimo minuto Rebic smarca Dorgu che entra in area ma si trova la palla sul piede sbagliato e la regala alla curva.
Lo stesso Krstovic ha delle buone chance ma, purtroppo bisogna dirlo, non riesce a concretizzare.
Nella parte centrale del primo tempo il possesso di palla è dell’Udinese, ma è il Lecce quello che sembra più efficace. Solo negli ultimi minuti è la squadra friulana che impensierisce Falcone con una traversa di Kalasele e una deviazione di Baschirotto sul palo dopo un tiro da fuori di Zarraga.
Il primo tempo si chiude con la squadra di Runjaic che vanta le conclusioni più pericolose, ma che vede anche gli undici di Gotti abbastanza pimpanti, ma poco concreti.
Il secondo tempo ha visto un’altra storia. Tanta confusione, squadre allungate e tantoi cambiamenti di fronte. Poche le conclusioni in porta. Sembrava la classica partita all’insegna del: Chi segna vince! E di fatto è stato proprio così. Era necessaria un’occasione, una trovata, un colpo di genio, o – come dicono quelli bravi – un colpo da maestro. Un colpo oche poteva venire da una parte o dall’altra e, purtroppo per il Lecce è venuta proprio dalla parte sbagliata. Ad un quarto d’ora dalla fine, quella che doveva essere la classica spazzata dalla difesa alla Baresi, la difesa cerca il colpo di fino, ma arriva la punizione per l’Udinese. Sulla palla va Zemura e nonostante la barriera con tanto di coccodrillo, tira un tiro perfetto che neanche una giraffa può prendere, come non la può prendere un pietrificato Falcone chiamato a difendere il suo palo. L’incrocio dei pali accoglie il pallone e l’Udinese immagazzina altri tre punti che la portano in alto nella classifica provvisoria. Tredici punti dopo sette partite sono tanti, mentre i cinque del Lecce sono troppo pochi.
La manovra offensiva del Lecce, nel suo complesso, è stata sterile, mai pericolosa contro la squadra avversaria, anche se ha assicurato una manovra difensiva organizzata e lucida.
La prossima partita, dopo la pausa della nazionale, vedrà la Firenze del Sud confrontarsi in casa con la “Lecce del Nord” e si spera che alla fine le porti una delusione a Firenze.